Conduttrice indiana aggredita in diretta tv da un uomo perché troppo svestita
Non sono rari i casi, in India, nei quali si palesa un problema di capacità di assorbimento degli usi e costumi occidentali, sempre più invadenti invadenti, in contrasto con il substrato culturale e religioso vario che caratterizza uno dei paesi più popolosi al mondo. Un caso, ad esempio, è quanto accaduto nelle ultime ore ad una conduttrice televisiva indiana, aggredita da un uomo proprio mentre conduceva una trasmissione, colpevole di indossare un abito troppo succinto che metteva in mostra troppo del suo corpo. Secondo quanto riporta Fox News, la conduttrice Gauhar Khan, durante la presentazione del programma "Raw Star" è stata infatti attaccata da un componente del pubblico e un video mostra proprio gli attimi appena successivi all'aggressione, durante i quali, mentre l'uomo viene allontanato dalla sicurezza e dallo staff, la donna viene assistita e consolata dai collaboratori mentre è in lacrime.
L'uomo, Akil Malik, di 24 anni, è stato fermato ed accusato di molestia. Avrebbe affermato, per motivare la sua aggressione, che la colpa sarebbe stata proprio della conduttrice, la quale "da buona musulmana, non avrebbe dovuto indossare un abito così corto". La conduttrice è una modella molto popolare che, proprio grazie a questa celebrità sempre crescente, sta intraprendendo un'assidua carriera da attrice ed ha collezionato, negli ultimi mesi, molte presenze sia sul piccolo che sul grande schermo. Probabilmente la questione è molto più complessa rispetto alla semplice dialettica tra culture differenti: in questa vicenda va presa in considerazione una concezione del ruolo e della posizione della donna nella società che appare come molto lontana dalla nostra (alla quale resta comunque molta strada da fare). Negli ultimi anni ci sono state diverse manifestazioni nei paesi orientali e mediorientali in favore dell'emancipazione del sesso femminile e, a dispetto della retorica, la speranza è che s tratti di casi sempre meno isolati.