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Cocciante: “A The Voice il fisico viene dopo, la voce è più importante”

C’è grande attesa per lo show musicale targato Rai Due che inizierà il prossimo 7 marzo. Riccardo Cocciante, coach a The Voice of Italy, è intervenuto durante una trasmissione su Rai Uno raccontando il suo punto di vista sul format e spiegando i punti di forza.
A cura di Simona Saviano
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Riccardo Cocciante a the Voice of Italy

Cresce l'attesa per lo show musicale targato Rai Due The Voice of Italy che vedrà la partecipazione di quattro coach d'eccezione: Raffaella Carrà, Piero Pelù, Noemi e Riccardo Cocciante. Dopo le tante indiscrezioni sul programma che inizierà il prossimo 7 marzo in prima serata, Cocciante è intervenuto in collegamento durante la trasmissione “L’Arena” di Rai Uno con Massimo Giletti, raccogliendo i complimenti dei presenti e spiegando la sua visione di quello che assicura non sarà un semplice talent show, tutt'altro. Uniformandosi ai suoi colleghi, racconta che dopo tanti anni di esperienza musicale ha voglia di "rischiare" con questo format:

Rischio con The Voice perché si deve dire al pubblico che la cosa più importante di un cantante è la voce, tutto il resto viene dopo, il fisico completa l’artista ma viene dopo.

"Daremo spazio alle persone, non ai personaggi" – Gli autori del fenomenale show che nel resto del mondo ha macinato in totale quasi 1 miliardo di ascoltatori, hanno intenzione di dare spazio alle persone piuttosto che ad un personaggio costruito. E ai giornalisti in studio che si ribellano a quest'idea raccontata da Cocciante, sottolineando che alcuni artisti, come Renato Zero e David Bowie, hanno giocato soprattutto con travestimenti e costumi, risponde:

Apparirà solo il nome dei ragazzi sullo schermo, ma saranno chiamati ad esibirsi con nome e cognome, perché sono delle persone. Bisogna recuperare quello che c'è di autentico, oggi si tende a costruire troppo intorno al personaggio. Fenomeni però come Renato Zero, Amy Winehouse e David Bowie possono travestirsi perché hanno una base, l’espressione è la voce. Quello è un contorno che completa il personaggio.

Chiude raccontando che se fosse nato oggi non avrebbe partecipato agli "altri" talent show: "Con il mio fisico dell'epoca non avrei osato partecipare agli altri talent. Però siccome in questo caso il fisico viene dopo, avrei partecipato a The Voice perché avrei avuto una chance visto che il mio strumento principale è la voce ed è sempre stata la voce".

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