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Claudio Bisio: i 60 anni del giullare di Zelig, della commedia e di Italia’s Got Talent

La faccia da schiaffi e la verve da trascinatore sono sempre le stesse degli anni ’80, anche se Claudio Bisio, il 19 marzo, compie 60 anni. Giullare di Zelig, grande protagonista della commedia italiana e giudice di Italia’s Got Talent, finora ha girato 38 film, 8 fiction e preso parte a tante altre trasmissioni di successo. Un vero fuoriclasse del nostro spettacolo.
A cura di Ciro Brandi
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Il grande mattatore della televisione, del cinema e del teatro, il 19 marzo, compie 60 anni. la faccia da schiaffi e la verve da trascinatore di Claudio Bisio sono sempre le stesse di quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo, negli anni ’80 e, ad oggi, lo hanno portato a girare circa 38 pellicole per il grande schermo, 11 da doppiatore, 8 fiction e a presentare circa 9 trasmissioni tv, tutte di grande successo, da Zelig a Italia’s Got Talent.

Gli esordi e il teatro

Bisio è nato a Novi Ligure, ma quando era molto piccolo si è trasferito a Milano con la famiglia. Negli anni ’70, mentre frequenta il liceo, prende parte alle contestazioni politiche dell’epoca, ma riesce comunque a diplomarsi alla Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano e inizia a lavorare al Centro Sociale Leoncavallo, dopo aver fatto il servizio militare in Sardegna. Nel 1981 è, infatti, a teatro con “Sogno di una notte d’estate”, di Gabriele Salvatores, con cui stringerà un forte sodalizio professionale. Lo stesso spettacolo sarà portato al cinema, nel 1983, sempre diretto da Salvatores, mentre, l’anno dopo, è sul set di “Domani mi sposo”, di Francesco Massaro e nel 1985, alla corte di Dino Risi per “Scemo di guerra”. Intanto, continua la sua carriera teatrale con “Café Procope” e “Comedians”, di Salvatores e “Morte accidentale di un anarchico”(1987), di Dario Fo.

I film con Monicelli, Bertolucci e il sodalizio con Salvatores

Il 1987 è un anno per Bisio molto ricco. Gira, infatti, ben 5 film per il cinema – “I picari”, di Mario Monicelli; “Strana la vita”, diretto da Giuseppe Bertolucci; “Kamikazen – Ultima notte a Milano”, di Gabriele Salvatores e “Topo Galileo”, di Francesco Laudadio. Dopo “I cammelli”, girato sempre con Giuseppe Bertolucci, Salvatores lo vuole per la commedia “Turné”(1990), accanto a Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio e Laura Morante, poi per “Mediterraneo”(1991), vincitore dell’Oscar come Miglior film straniero e di una valanga di altri premi, per “Puerto Escondido”(1992) e, infine, lo vuole anche in “Sud”(1993). Nel 1991, il suo singolo “Rapput”, con le musiche di Rocco Tanica, arriva addirittura primo in classifica, in estate.

Il successo di Zelig

Nel 1992, conduce “Striscia la notizia” e, l’anno dopo, “Cielito lindo”, trasmissione di Rai 3 con tanti comici bravissimi come Luciana Littizzetto, Aldo, Giovanni e Giacomo, Maurizi Milano e Bebo Storti. Sarà ancora al cinema con “Albergo Roma”(1996), di Ugo Chiti; il cult “Nirvana”(1997), del suo amico Salvatores e il profondo “La tregua”, diretto da Francesco Rosi. Nel 1997, inizia la sua fantastica avventura a “Zelig”, trasmissione che prende il nome dall’omonimo e famoso locale milanese di cabaret. In realtà, il programma debutta in seconda serata, col titolo “Facciamo cabaret”, condotto da Bisio e Antonella Elia, su Italia 1. Il giullare della televisione torna alla conduzione, poi, nel 2000, poi nelle edizioni dal 2001 al 2003, con Michelle Hunziker; dal 2004 al 2008 e nel 2010, con Vanessa Incontrada e 2011-2012, con Paola Cortellesi. Nel frattempo, gira la fiction “Un giorno fortunato”, con Fabio Fazio ed Enzo Jannacci, presenta “Mai dire gol”(1997-1999) e “Le Iene”(2001) e lo vediamo anche al cinema nella commedia “Asini”, di Antonello Grimaldi.

Le commedie, il doppiaggio e le fiction degli anni Duemila

Negli Anni Duemila, continua ad esibirsi a teatro con gli spettacoli “Monsieur Malaussène au théâtre”(2001), di Pennac; “La buona novella”(2000-2001), di Fabrizio De André e “Appunti di viaggio”(2002). Inizia anche a lavorare come doppiatore per i film d’animazione “Atlantis – L’impero perduto”(2001), dove presta la voce al personaggio di Gaetan Mole Molière e “L’era glaciale”(2002), dove è la voce del bradipo Sid. Dal 2004 al 2006, è al timone del Concerto del Primo Maggio, su Rai 3 e, dopo lo spettacolo teatrale “Coèsi se vi pare”, con Elio e le storie tese, si dedicherà quasi esclusivamente al cinema, girando tante pellicole, tra cui “La cura del gorilla”(2006), di Carlo Signon; “Natale a New York”(2006), di Neri Parenti; “Manuale d’amore 2”(2007), di Giovanni Veronesi; “Amore, bugie & calcetto”(2008), di Luca Lucini; “Si può fare”(2008), di Giulia Manfredonia e “Ex”(2009), di Fausto Brizzi. Nel 2007, è su Canale 5 con la fiction “Due imbroglioni e… mezzo!”, accanto a Sabrina Ferilli, avventura che si ripeterà nel 2010, con “Due imbroglioni e… mezzo! 2”

“Benvenuti al Sud”, “Benvenuti al Nord” e “Italia’s Got Talent”

Dopo la commedia “I mostri oggi”(2009), di Enrico Oldoini, Claudio Bisio, con Alessandro Siani, sbanca il botteghino con “Benvenuti al Sud”, di Luca Miniero; “Maschi contro femmine”(2020) e “Femmine contro maschi”(2011), di Fausto Brizzi e “Benvenuti al Nord”(2012), sempre per la regia di Luca Miniero. Bisio doppia anche il personaggio di Dracula nel film d’animazione “Hotel Transylvania”(2012) e nel sequel del 2015, invece al cinema lo vedremo ancora nelle commedie “Benvenuto Presidente!”(2013), di Riccardo Milani; “Indovina chi viene a Natale?”(2013), di Fausto Brizzi; “La gente che sta bene”(2014), diretto da Francesco Patierno; “Confusi e felici”(2014), di Massimiliano Bruno; “Ma che bella sorpresa”(2015), di Alessandro Genovesi e, recentemente, lo abbiamo visto in “Non c’è più religione”(2016), di Luca Miniero. Nel 2015, è diventato giudice di “Italia’s Go Talent” e da fine 2016, anche di “Kid’s Got Talent”, entrambi in onda, con successo, su Sky Uno.

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