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Claudio Amendola: “Nel Conte Bis poche donne, ma evita il pericolo di un governo Salvini-Meloni”

L’attore romano, contesta il nuovo esecutivo per la scarsa presenza femminile tra i ministri, ma elogia l’operazione al di là delle contraddizioni che rappresenta da un punto di vista politico: “Un governo Salvini-Meloni sarebbe stato molto pericoloso per questo paese. Non per i nomi, ma per i contenuti”.
A cura di Andrea Parrella
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Claudio Amendola è uno di quei personaggi pubblici che durante l'anno di governo gialloverde non ha nascosto la propria posizione sull'esecutivo, e in particolare su Salvini, parlando dell'ex ministro degli Interni come "il più paraculo dei politici", senza mancare di elogiare la sua capacità strategica. Naturale e ovvio, dunque, che il suo parere sul nuovo governo, sorretto da una stampella identica e l'altra di colore diverso, orientata a sinistra, avesse un peso rilevante.

Ospite a L'Aria Che Tira, nelle settimane in cui sta girando la seconda stagione di "Nero a Metà", l'attore romano ha detto la sua partendo da una provocazione della conduttrice, Myrta Merlino, che non ha potuto fare a meno di stuzzicare la sua fede romanista giocando sull'accostamento cromatico "giallorosso" con cui è stato etichettato il governo Conte Bis, retto da Movimento 5 Stelle e Pd. "A me questo accostamento cromatico non è che faccia impazzire – dice Amendola sorridendo – perché poi comunque sento una responsabilità e mi sa che la Roma ha già i guai suoi". E non si tratta del solo riferimento contestato:

Le parole sono importanti, diceva Moretti, e andrebbero pesate prima di usarle, specie "capitano" (con ovvio riferimento all'epiteto militare affibbiato a Salvini nei mesi scorsi, ndr).

Amendola contesta al governo prima di tutto la disparità di genere nella squadra di ministri: "La prima impressione che ho su questo governo è che anche il governo più di sinistra della storia della Repubblica non riesce ad affrontare un problema: secondo me sette donne su 21 ministri sono poche, mi aspettavo non dico una parità, ma un numero maggiore di donne". Tuttavia ci tiene a sottolineare, sospinto dalla conduttrice, che quelli di questo governo "nomi femminili pesanti e di altissimo profilo". Infine una stoccata ai partiti di destra, ora all'opposizione, nonché il segno di chi vuol vedere il positivo anche nelle contraddizioni:

Mi sembrerebbe inutile stare a parlare qui delle contraddizioni e tutto ciò che si dice in questi giorni. Però sono molto felice che questo governo sia nato, evitando che ne nascesse un altro. Dal mio punto di vista un governo Salvini-Meloni sarebbe stato molto pericoloso per questo paese. Non per i nomi, ma per i contenuti.

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