Ci sarà una volta, la serie sulle fiabe popolari italiane diretta da Alice Rohrwacher
La fiaba è da sempre un terreno da cui registi, scrittori e artisti hanno attinto ispirazione durante le loro carriere, non è quindi inusuale il fatto che una regista come Alice Rohrwachwer abbia deciso di avvicinarsi al mondo delle serie televisive proprio attraverso il mondo dei racconti popolari del nostro Paese. A riportare la notizia è la testata americana Variety, che guarda con curiosità a questo progetto di cui si conoscono appena i dettagli. La serie si chiamerà "Ci sarà una volta" e le riprese dovrebbero poter iniziare il prossimo anno.
Di cosa parlerà la serie
Apprezzata per i suoi film presentati sia a Cannes che alla Mostra del Cinema di Venezia (Le meraviglie, Lazzaro Felice), Alice Rohrwacher vuole cimentarsi nel mondo delle serie antologiche, prendendo spunto dai racconti popolari italiani, di cui esistono svariate raccolte, che fanno emergere uno spaccato interessante e anche un po' nascosto dell'Italia di un tempo. Ci sarà una volta è prodotta da Wildside di proprietà di Fremantle. La serie si incentra su un progetto di Rohrwacher scritto dalla regista insieme a Marco Pettenello, che di recente ha vinto il David di Donatello per la sceneggiatura del film Lontano lontano. La struttura della serie potrebbe ricordare quella di prodotti simili, già presenti in America, come ad esempio Once Upon a Time della ABC, che però ruotava attorno alle fiabe Disney più conosciute, mettendone in luce i segreti e le insidie, il progetto italiano però sembra del tutto diverso. Al momento, infatti, si sa che ogni episodio sarà dedicato ad una fiaba e quest'ultima, come avveniva anticamente, sarà raccontata da un cantastorie che la divulgherà in un viaggio itinerante. L'ambientazione è quella dell'Italia degli Anni '50, poco prima del boom economico.
Le parole di Alice Rorhwacher
Quello di "Ci sarà una volta" è un progetto che la regista studia da tempo, raccogliendo l'intero immaginario dei cantastorie, attraverso fotografie, testimonianze scritte e altri materiali che possano aiutare alla realizzazione di una serie che vuole raccontare un'Italia più onirica. Rohrwacher in una nota che descrive la serie ha scritto: "La fiaba rimanda a un tempo immaginario: se oggi sembra normale ambientare queste storie in un antico passato medievale, forse alla fine degli anni '50 il rifugio dell'immaginazione non era il passato, ma il futuro. Le cose che dovevano ancora accadere" da qui l'idea di "Ci sarà una volta".