Choc al reality, si stacca la protesi e la lancia contro i concorrenti
È cosa nota che gli americani amano alzare di molto il tiro nei loro tv shows. Plateali, volgari, irriverenti, trash per costituzione, al punto da non avere paura di suscitare il disgusto nello spettatore che, anzi, è proprio quello che cerca. "The Real Housewives of New York City", seguitissimo reality sulle casalinghe americane in onda sulla via cavo Bravo, arriva al gran finale della sua sesta stagione con un picco drammatico di quelli forti: Aviva Drescher, una delle concorrenti più chiacchierate, si toglie la protesi della gamba, la sbatte sul tavolo e poi la getta al centro dell'ampio salone dove si sta svolgendo la cena di gala finale.
Ma cosa è successo? Le altre concorrenti accusavano Aviva di essere una persona meschina e falsa, ecco allora che, nel più imprevisto dei coup de théâtre, la casalinga "disperata" tira via il suo segreto, una protesi alla gamba sinistra ed inveisce contro tutti:
Questa è l'unica cosa che io ho di finto!
Un po' come se Valentina Acciardi, protagonista quest'anno di numerose polemiche al Grande Fratello 13, avesse fatto lo stesso durante una diretta all'interno della casa. Per fortuna non è stato così, ed intanto il lancio della protesi negli Usa sta diventando oggetto di discussione nelle riviste specializzate: è stato raggiunto il punto più alto o più basso di uno show televisivo? In sei stagioni il reality che svela le storie di queste "casalinghe disperate" (e che ha avuto diversi spin-off nel corso degli anni) ha mostrato combattimenti tra milf, feste goliardiche, vacanze spendaccione, shopping assurdi e lacrime, tante lacrime. Il lancio della protesi è dunque l'atto definitivo e senza più nessun appello di una deriva già annunciata da tempo.
Le reazioni delle altre concorrenti non sono state da meno rispetto alla bassezza/inutilità del gesto di Aviva e alla sua natura plateale. Dopo gli sguardi tipo questo postato appena sopra, i vari "Oh, my God" e "Holy Shit" ripetuti come se piovesse in Amazzonia, arriva un carosello di osservazioni dotte e pacate: "Quello che stai facendo è tutta una grande stronzata!", "Hai solo bisogno di aiuto!". Forse non solo Aviva ha bisogno di aiuto: nessuno, ad esempio, pensa allo spettatore?
