Chiara Ferragni agli Uffizi, la galleria la paragona alla Venere di Botticelli: “Mito contemporaneo”
Non c'erano turisti, né code all'entrata, quando l'influencer più famosa del web ha fatto visita alla galleria degli Uffizi. In trasferta nel capoluogo toscano, Chiara Ferragni ha approfittato del servizio fotografico che aveva in programma, per fare un tour culturale tra le bellezze che la galleria custodisce. Non solo la famosa Venere e la Primavera di Botticelli, ma anche Le storie di Giuditta, L'adorazione dei Magi, la scultura di Laoconte e l'antico marmo romano del Doriforos di Policreto. Una visita serale esclusiva, sotto la guida di Eike Schmidt, direttore degli Uffizi. Tornata a Milano, l'imprenditrice digitale ha trovato sui social un piacevole ringraziamento. Sulla pagina Instagram della galleria è spuntato un vero e proprio elogio all'influencer, paragonata alla Venere di Botticelli perché come lei incarna miti e ideali del suo tempo:
Ai giorni nostri l’italiana Chiara Ferragni, nata a Cremona, incarna un mito per milioni di followers, una sorta di divinità contemporanea nell’era dei social.
Il mito di Chiara Ferragni, diviso fra feroci detrattori e impavidi sostenitori, è un fenomeno sociologico che raccoglie milioni di seguaci in tutto il mondo, fotografando un’istantanea del nostro tempo.
Su twitter è polemica sull'influencer agli Uffizi
Come forse era prevedibile, le immagini di Chiara Ferragni agli Uffizi hanno fatto parecchio discutere il web. Su Twitter in particolare, l'hashtag #Ferragni in queste ore è diventato virale. Gli utenti sono divisi tra chi trova l'iniziativa interessante e chi è pronto a criticarla. Da un lato, contestualizzando il progetto, non sorprende che una testata come Vogue promuova progetti culturali. In fondo, tra le voci più influenti della moda, da sempre sostiene la creatività in tutte le sue inclinazioni, con uno sguardo rivolto al sociale e all'arte, nel senso più ampio del termine. D'altro canto però, c'è chi sostiene che l'arte italiana non abbia bisogno di "marchette" per promuoversi. Ad ogni modo, quel che è certo è che la partnership di una galleria d'arte con un personaggio da oltre 20 milioni di follower su Instagram è qualcosa che ancora ci fa storcere il naso, o comunque ci lascia sorpresi. Ma forse, potrebbe aprire la strada ad un nuovo modo di pubblicizzare e promuovere la cultura. È di questa idea l'ex-Sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Michele Dell'Orco, che twitta:
Ma magari tutti gli influencer facessero collaborazioni per attirare visitatori nei musei e nei centri culturali. I balletti di Vacchi ok, ma la #Ferragni agli #Uffizi no? Cmq pure questo chiacchericcio fa parte della pubblicità. Bene cosi.
Il fenomeno Chiara Ferragni dalla cultura alla musica
"È uno dei posti più speciali al mondo", commenta Chiara Ferragni postando la carrellata di scatti durante lo shooting in galleria. Il progetto in questione, al quale hanno partecipato gli Uffizi di Firenze, era un servizio fotografico nell'ambito della collaborazione con Vogue Hong Kong, allo scopo di promuovere eventi culturali nella metropoli cinese. In un tempo in cui la moda e la cultura sono strettamente connessi, l'influencer più determinante del mondo diventa il volto dell'arte, ampliando sempre di più il suo campo d'azione. Ma i suoi progetti non finiscono certo qui, perché di recente ha fatto ingresso anche nel mondo della musica. Pronta a sbancare in questa estate 2020, è la nuova hit "Non mi basta più", in collaborazione con la regina del pop Baby K. I tormentoni estivi sono ormai il suo cavallo di battaglia, quest'anno con una marcia in più grazie al contributo di Chiara Ferragni. Scritto e ideato durante il lockdown, il singolo nasce dalla voglia di unire due "self made women" e, che piaccia oppure no, è già nelle orecchie di tutti.