Chi l’ha visto ricostruisce l’omicidio di Sarah Scazzi
Riuscire ad arrivare al punto di svolta delle indagini su un omicidio è sempre complicato e quando i crimini vedono come protagonisti dei familiari diventa tutto molto più difficile. Nella famiglia odio e amore si mescolano e si può arrivare a compiere delitti efferati e ad addebitarsi la colpa per ciò che invece non si è fatto.
Il delitto di Avetrana, le vicende intorno alla morte di Sarah Scazzi sembrano essere tratte da un giallo di successo che ha in sé tutti gli ingredienti vincenti per renderlo un best seller: rapporti familiari contrastati, amori, invidie, rivalità. Se poi aggiungiamo l’attenzione morbosa dei media al caso di Avetrana il mix è davvero esplosivo e catalizza l’attenzione, anche inconsapevole, di chiunque.
Ieri sera è andata in scena l’ennesima parte di questa lunga storia, a Chi l'ha visto, la trasmissione di Rai 3 che aveva avuto “l’onore” di dare la notizia in diretta del ritrovamento del cadavere di Sarah.
Dopo la liberazione di Michele Misseri, Chi l'ha visto è ritornata ad occuparsi dell'omicidio di Sarah Scazzi. Il rilascio di Misseri è seguito all’arresto della moglie Cosima Serrano, accusata di essere nel garage nel momento dell’omicidio della nipote. Ciò che è successo esattamente nella villetta di Avetrana forse resterà sempre un grosso mistero. Nella puntata di Chi l’ha visto si è cercato di analizzare nuovamente tutto il caso alla luce della svolta delle indagini.
Dopo l’intervista di Misseri a Matrix, in cui l’uomo ha ammesso più volte di essere stato lui ad uccidere Sarah Scazzi, simulando con tanto di corde anche il modo in cui si è sbarazzato del cadavere, sono emersi nuovi interrogativi su un caso che sembrava essere stato quasi risolto.
La pista seguita da Chi l’ha visto punta il dita sull’invidia di Sabrina Misseri nei confronti della cugina Sarah, “colpevole” di essere più magra, più carina e quindi più piacente agli occhi di Ivano, il ragazzo conteso dalle due cugine. Sarebbe proprio questo odio di Sabrina, emerso anche dalle pagine dei diari e dai suoi sms, alla base dell’istinto omicida di Sabrina che è stato coperto poi dalla madre Cosima e infine dal padre Michele che hanno cercato in tutti i modi di coprire la figlia che, nei giorni successivi, con freddo autocontrollo è stata protagonista di tutti gli show televisivi.
Un delitto che ha la televisione come sua complice ed è proprio in tv che si sta cercando di trovare il nome del vero assassino di Sarah Scazzi.