Chi è Sara Vanni de Le Sibille, la concorrente di Reazione a catena vittima di insulti
Si sta molto parlando di Sara Vanni, concorrente di Reazione a catena: fa parte del fortissimo trio delle Sibille, insieme alle compagne d'avventura Giovanna Tierno e Valentina Quaranta, rivelazione della stagione 2021 nel quiz estivo di Marco Liorni. Peccato che Sara, oltre che essere al centro di tanti complimenti per la sua bravura e simpatia, sia stata anche vittima di critiche e persino di insulti, anche omofobi. Andiamo a scoprire meglio chi è la giovane protagonista del programma di Rai1.
Chi è Sara Vanni
Sara Vanni, 29 anni, è di Torino e si è laureata in Lettere a Siena, con indirizzo in Arti figurative e spettacolo. Si è poi specializzata con una laurea magistrale in Media Radiotelevisivi all'Università La Sapienza di Roma, con tesi sul "nuovo intrattenimento televisivo nel panorama italiano". Ha pure un diploma in counseling relazionale e un master in Programmazione Neuro Linguistica. Ha lavorato come articolista pubblicista e come speaker radiofonica e al momento collabora come copywriter con un'agenzia ed è insegnante. In passato si è occupata anche di teatro. Nel tempo libero fa stand-up comedy e montaggio video, ma non solo: giovane dalle mille passioni e sfaccettature, tiene pure dei podcast su Spotify su argomenti vari come astrologia, tarocchi e psicologia ed è una cantautrice. Ha inciso un pezzo dal titolo Era possibile, da ascoltare sempre su Spotify.
Sara Vanni adorata ma anche insultata sui social
Il pubblico ha subito notato Sara, che è diventata la beniamina del web con tanto di meme e commenti. Non sono mancate diverse critiche e antipatie, ma la Vanni l'ha presa con spirito, tanto da scrivere sul suo profilo Twitter (che, al momento in cui scriviamo, conta oltre 1200 follower): "Sono Sara de “Le Sibille”, praticamente la più odiata dal web Vi amo tutt*, i vostri meme e tweet mi spezzano Btw. Mi dispiace che la mia vitalità sia confusa con saccenza, ma se volete conoscerci meglio siamo qui". Moltissimi le hanno scritto lodando, al contrario, la sua simpatia e genuinità. Peccato che ancora una volta i social abbiano mostrato il loro lato oscuro, tra arroganza e cattiveria. Così, Sara Vanni è stata vittima di insulti, motivo per cui si è trovata costretta a intervenire a livello legale.
A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social Reazione a catena che, ricordiamo è un gioco e quello doveva restare.
Il coming out e gli insulti omofobi
"In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale. Se la legge Zan fosse stata approvata, avrebbe costituito un aggravante", ha continuato Sara Vanni, che è gay dichiarata e si batte per i diritti degli omosessuali, sia sui social che partecipando alle manifestazioni. Al sito Gay.it ha raccontato di aver ricevuto frasi di inqualificabile volgarità:
C’è gente omofoba che crede che una persona lesbica lo sia perché non ha trovato l’uomo giusto. Il solito maschilismo, il solito patriarcato, si sentono in diritto di dire ciò che vogliono. Ma una ragazza deve essere etero per forza?