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Chef Rubio lascia Instagram, Facebook e WhatsApp: “Ci si vede su altri social liberi dalla censura”

Il volto televisivo e influencer ha annunciato l’intenzione di prendere parte al boicottaggio che molte aziende e volti di spicco stanno attuando in queste settimane contro le piattaforme gestite da Zuckerberg, reo di non aver adottato la linea dura su alcuni post del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle proteste contro il razzismo dopo l’uccisione di George Floyd. Rubio protesta: “Ci si vede in giro o su altri social liberi dalla censura”.
A cura di Andrea Parrella
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Chef Rubio abbandona Instagram, Facebook e WhatsApp, ovvero tutte le piattaforme gestite da Marl Zuckerberg. Il personaggio televisivo, da tempo in realtà fuori dal giro del piccolo schermo, ma molto influente sui social e fortemente impegnato nella causa palestinese, ha annunciato la decisione di lasciare le popolari piattaforme, contestando di aver messo in atto sui suoi profili una "Censura soft e subdola". L'accusa è quella di aver applicato nei confronti dei suoi profili quello che viene definito shadow-ban, ovvero "un silenziamento discrezionale che mette in una zona d'ombra chi pubblica contenuti ritenuti sensibili". Scrive Rubio:

Da oggi inizia la mia disobbedienza social sulle piattaforme di Mark Zuckerberg.
Addio Instagram, Facebook e Whatsapp.
Continuerò le mie attività di comunicazione su Twitter, Telegram e sul mio sito www.chefrubio.it.
Come sempre rimarrò attivo nei luoghi fisici, nelle piazze, nei raduni dove la libera circolazione di idee garantisce uno scambio democratico e costruttivo, capace di contraddire disinformazione, la propaganda sionista / hasbara , bugie, revisioni storiche e negazionismi, minacce, insulti, provocazioni, e odio.
Grazie a tutti coloro che in questi sette anni hanno animato il miei profili e hanno contribuito a renderli grandi e soprattutto utili. Se ci tappano la bocca è perché diciamo scomode verità. Boicottare l'uso di Instagram, Facebook e Whatsapp è per me un gesto plateale che vuole smascherare pubblicamente il sistema di controllo deviato della grande lobby sionista oltre che rifiutare il fatto che un'azienda tech privata decida, al di sopra delle leggi, cosa possiamo dire, leggere e guardare. Tra una settimana, i miei account Instagram, Facebook e Whatsapp saranno disabilitati. Li lascio attivi ancora 7 giorni per riuscire a raggiungere quante più persone possibile con questo messaggio e consentire le operazioni di backup e salvataggio immagini, qualora vi stia particolarmente a cuore qualche foto o post d'archivio.
E poi non mi resterà che cliccare su ELIMINA ACCOUNT. Ci si vede in giro o su altri social liberi dalla censura

Rubio sarà solo su Twitter e Telegram

Il personaggio televisivo, attraverso alcune storie dà quindi dei dettagli che rappresentano a suo modo di vedere una prova della censura nei suoi confronti: "Tra dicembre 2019 e gennaio 2020, ricevo le prime segnalazioni di followers che non riescono più a vedere i miei post e le mie stories nella timeline. Da gennaio a giugno, nonostante si aggiungano centinaia di nuovi followers ogni giorno, il numero totale di chi segue la mia pagina non supera mai i 740mila, per poi inchiodarsi, ad oggi, a 737mila. Anche le views delle stories da una media di 60k crollano a 5k ogni 24 ore".

Da oggi inizia la mia disobbedienza social sulle piattaforme di Mark Zuckerberg. Addio Instagram, Facebook e Whatsapp. Continuerò le mie attività di comunicazione su Twitter, Telegram e sul mio sito www.chefrubio.it. Come sempre rimarrò attivo nei luoghi fisici, nelle piazze, nei raduni dove la libera circolazione di idee garantisce uno scambio democratico e costruttivo, capace di contraddire disinformazione, la propaganda sionista / hasbara , bugie, revisioni storiche e negazionismi, minacce, insulti, provocazioni, e odio. Grazie a tutti coloro che in questi sette anni hanno animato il miei profili e hanno contribuito a renderli grandi e soprattutto utili. Se ci tappano la bocca è perché diciamo scomode verità. Boicottare l'uso di Instagram, Facebook e Whatsapp è per me un gesto plateale che vuole smascherare pubblicamente il sistema di controllo deviato della grande lobby sionista oltre che rifiutare il fatto che un'azienda tech privata decida, al di sopra delle leggi, cosa possiamo dire, leggere e guardare. Tra una settimana, i miei account Instagram, Facebook e Whatsapp saranno disabilitati. Li lascio attivi ancora 7 giorni per riuscire a raggiungere quante più persone possibile con questo messaggio e consentire le operazioni di backup e salvataggio immagini, qualora vi stia particolarmente a cuore qualche foto o post d'archivio. E poi non mi resterà che cliccare su ELIMINA ACCOUNT. Ci si vede in giro o su altri social liberi dalla censura #boycottInstagram #boycottfacebook #boycoytwhatsapp #boycottzuckerberg

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La campagna di boicottaggio contro Facebook e Instagram

L'azione di Rubio si mette in scia al boicottaggio generale che in questi giorni diverse personalità influenti, nonché noti marchi di abbigliamento e non solo, stanno mettendo in atto nei confronti delle piattaforme social gestite da Zuckerberg per la campagna Stop Hate For Profits. Il Ceo di Facebook è biasimato per non aver deciso di non rimuovere alcuni post del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle proteste contro il razzismo dopo l’uccisione di George Floyd. In nome della libertà di espressione, Zuckerberg ha infatti annunciato di voler seguire una linea soft e più aperta rispetto a quella perseguita da Twitter, che invece aveva stigmatizzato e a inibito alcuni contenuti pubblicati da Trump definendoli inappropriati e pericolosi. Atto, quest'ultimo, che ha aperto un feroce fronte polemico proprio con il presidente degli Stati Uniti, il quale non ha esitato a definire censorio l'atteggiamento del social.

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