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Checco Zalone: “Grande pregiudizio verso di me, ma mi fa piacere e mi sprona”

Ospite a L’Arena di Giletti per la promozione del suo quarto film “Quo Vado”, Checco Zalone ha raccontato del rifiuto di un premio speciale ai David di Donatello dopo non essere stato preso in considerazione per i premi principali: “Ho detto no per non creare imbarazzo”.
A cura di Andrea Parrella
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Da pochi giorni è ricominciata la processione infinita di Checco Zalone per la promozione del suo nuovo film "Quo Vado", chiamato all'ennesimo miracolo ai botteghini dopo i successi incredibili delle prime tre pellicole con protagonista il comico barese. Praticamente la tv negli ultimi giorni si è trasformata in un Zalone a reti unificate e, beninteso, in questo non c'è niente di strano. Ad accoglierlo, dopo l'imitazione di Gramellini da Fazio di qualche giorno fa, anche un altro salotto rinomato e seguitissimo della tv italiana, quello di Giletti a L'Arena. Zalone ha cantato la canzone "La prima Repubblica", scritta per il nuovo film e dedicata idealmente a Celentano, ma considerando il tono che Fazio aveva dato alla sua intervista con Zalone, Giletti ha prediletto decisamente una linea più seriosa, provando a interrogare Zalone proprio in merito a quella ostinata polemica sul suo personaggio ed il successo sconfinato che riesce ad ottenere. Lui stesso ha ammesso "Qualche pregiudizio sicuramente c'è, specialmente tra i blogger. Però fa anche piacere leggere di qualche detrattore […] Sapere che qualcuno è contro di me certe volte mi sprona a far capire che non sia giusto".

Un aneddoto, probabilmente, spiega a pieno lo spessore di quello snobismo intellettuale di cui Zalone si sente oggetto, è quello relativo ai David di Donatello di due anni fa, quando l'organizzazione, nonostante il successo incredibile si Sole a Catinelle, non gli riconobbe alcun premio, proponendogli di istituire un premio speciale proprio per l'occasione:

Il David di Donatello è questo premio italiano che si da ai film per meriti che vanno aldilà dell'incasso. A votare sono gli stessi attori, il che fa pensare ci sia un certo conflitto d'interessi. Sai quanti voti ho preso io? Zero. poi mi chiamò il direttore del David e mi propose un premio istituito apposta per me e io per non mettere in imbarazzo nessuno ho detto no.

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