Checco Zalone: “Grande pregiudizio verso di me, ma mi fa piacere e mi sprona”
Da pochi giorni è ricominciata la processione infinita di Checco Zalone per la promozione del suo nuovo film "Quo Vado", chiamato all'ennesimo miracolo ai botteghini dopo i successi incredibili delle prime tre pellicole con protagonista il comico barese. Praticamente la tv negli ultimi giorni si è trasformata in un Zalone a reti unificate e, beninteso, in questo non c'è niente di strano. Ad accoglierlo, dopo l'imitazione di Gramellini da Fazio di qualche giorno fa, anche un altro salotto rinomato e seguitissimo della tv italiana, quello di Giletti a L'Arena. Zalone ha cantato la canzone "La prima Repubblica", scritta per il nuovo film e dedicata idealmente a Celentano, ma considerando il tono che Fazio aveva dato alla sua intervista con Zalone, Giletti ha prediletto decisamente una linea più seriosa, provando a interrogare Zalone proprio in merito a quella ostinata polemica sul suo personaggio ed il successo sconfinato che riesce ad ottenere. Lui stesso ha ammesso "Qualche pregiudizio sicuramente c'è, specialmente tra i blogger. Però fa anche piacere leggere di qualche detrattore […] Sapere che qualcuno è contro di me certe volte mi sprona a far capire che non sia giusto".
Un aneddoto, probabilmente, spiega a pieno lo spessore di quello snobismo intellettuale di cui Zalone si sente oggetto, è quello relativo ai David di Donatello di due anni fa, quando l'organizzazione, nonostante il successo incredibile si Sole a Catinelle, non gli riconobbe alcun premio, proponendogli di istituire un premio speciale proprio per l'occasione:
Il David di Donatello è questo premio italiano che si da ai film per meriti che vanno aldilà dell'incasso. A votare sono gli stessi attori, il che fa pensare ci sia un certo conflitto d'interessi. Sai quanti voti ho preso io? Zero. poi mi chiamò il direttore del David e mi propose un premio istituito apposta per me e io per non mettere in imbarazzo nessuno ho detto no.