Che ci faccio qui, Iannacone incontra Max Ulivieri: “Rivendica il suo diritto di essere padre”
Il 7 dicembre torna Che ci faccio qui, il programma di e con Domenico Iannacone, in onda su Rai3 il lunedì, in seconda serata. Dopo la prima puntata dedicata alla strage di Viareggio e al racconto di alcuni familiari delle vittime dell'incidente ferroviario del 2009, Iannacone continua il suo viaggio nel segno di un filo conduttore che è il racconto della realtà attraverso il ruolo del corpo, in diverse sfaccettature.
Nella seconda puntata di lunedì 7 dicembre, Iannacone ritroverà Max Ulivieri, che aveva conosciuto anni fa con il suo progetto precedente, I dieci comandamenti. Il giornalista ha raccontato a Fanpage.it, nel corso della diretta Youtube del 1 dicembre, il senso del ritrovare Ulivieri: "Mi piaceva riprendere storie che avevo trattato 7 anni fa e che avessero a che fare con il corpo – ha detto Iannacone – Max Ulivieri è una persona che si è spesso occupata del bisogno di sessualità di persone portatrici di handicap. Potrebbe sembrare un tema pruriginoso e invece è un tema necessari, perché tante sono le persone, uomini e donne, che hanno questa necessità". Da allora la vita di Ulivieri è cambiata:
Quando l'ho incontrato lui aveva da poco sposato una ragazza bellissima, Elsa, e il loro rapporto che poteva apparire squilibrato era invece era equilibratissimo. Durante il lockdown ci siamo sentiti e mi ha fatto vedere la foto della sua figlia appena nata, Sophie. Mi sono detto che quella era una storia da riprende e raccontare per intero, come fosse una continuazione: il corpo di questa bambina è un po' l'emblema della bellezza che può nascere sempre, senza impedimenti. Max mi ha detto "il mio corpo è fatto benissimo per contenere mia figlia" e lui mi sembra perfettamente a suo agio.
Questa stagione di Che ci faccio qui si compone di quattro puntate, che seguono la linea tematica tracciata da Domenico Iannacone. Nella terza il giornalista incontrerà Egy Cutolo, mentre nell'ultima esplorerà il mondo di Felice Tagliaferri, uno scultore non vedente.