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C’è posta per te, Alessio cerca suo padre: “Non voglio soldi”. Gaetano: “Speravo fossi tu”

Alessio cerca da tempo suo padre Gaetano, al quale aveva anche rivolto un appello su Youtube, rimasto inevaso. Si rivolge a C’è posta per te per leggergli una lettera piena di domande, alle quali il padre non sa come rispondere se non con l’ammissione delle sue colpe e la volontà di ritornare a essere un genitore presente nella vita di tutti i giorni: “Sai quanto soffro per quello che ti ho fatto. Ho un altro bambino che si chiama Francesco e ogni carezza data a lui era una lama a doppio taglio perché era una carezza in meno per te”.
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Alessio chiama C'è posta per te per trovare suo padre Gaetano. Ha appena compiuto 18 anni ed è stato abbandonato dal padre quando aveva 2 anni, potendo contare solo sull'amore e il sostegno economico della madre e dei nonni. Del padre non sa nulla, se non che forse vive a Lucca, vicino casa sua. Per anni i famigliari gli hanno fatto credere che il genitore fosse all'estero per lavoro, poi a 9 anni ha capito la verità e ha pubblicato un appello su Youtube, che dice di non aver rimosso, a cui l'uomo però non ha mai risposto. Nemmeno il suo 18esimo compleanno ha fatto da collante, nonostante il nonno paterno viva nella sua stessa città. Nel vedere il padre nel filmato della consegna della busta, il ragazzo ammette: "Non mi aspettavo di assomigliargli così tanto".

Gaetano riconosce subito il figlio e si commuove

Gaetano, il padre di Alessio, ha accettato l'invito e, una volta in studio, ha riconosciuto immediatamente il figlio, commuovendosi. Sorridendo, visibilmente emozionato, accetta di sentire parlare Alessio, che inizia a leggere una lettera con alcune domande, che si era appuntato per non dimenticarne nessuna:

Ti chiamerò Gaetano perché "papà" è troppo intimo e non ti conosco. Capisco una coppia che si lascia, non concepisco come un padre possa abbandonare un figlio. Se mi vuoi dire che ti hanno impedito di vederti, ti dirò che la giustificazione di tutti i padri che lasciano i figli. Se mi vuoi dire che non avevi il coraggio, potevi scrivermi su Facebook.

I motivi dell'assenza di Gaetano

Gaetano gli risponde che l'unico motivo per cui non l'ha mai cercato è legato alla paura e per mancanza di coraggio: "Lo sapevo che eri tu, lo speravo. Non ho passato un giorno senza pensare a te. Non dirò niente di male contro chi ti ha cresciuto. Ho avuto paura della tua reazione, lo ammetto. Ma ora sono tre giorni che non dormo, pensando a come avrei risposto alle tue domande". Il ragazzo inizia a vacillare di fronte la sincerità del padre, che ammette anche di non essersi ricordato del 18esimo di suo figlio:

Ho confuso le date, perché anche tua madre è nata a dicembre. Per il resto, non so niente di te, Alessio, sono onesto. Sai quanto soffro per quello che ti ho fatto. Ho un altro bambino che si chiama Francesco e ogni carezza data a lui era una lama a doppio taglio perché era una carezza in meno per te.

Gaetano si pente e apre la busta

Alessio confessa al padre di essere arrivato a 18 anni con una grande delusione dentro, che gli sarebbe bastato poco. "Io un padre lo conosco, è Peppe, il compagno di mia madre, che almeno mi chiama per sapere come sto" conclude il ragazzo "Apri la busta solo se te la senti davvero, altrimenti, se non ti importa nulla di me, lascia perdere, io smetterò di cercarti perché saprò che in fondo non avrò perso niente". Gaetano gli dice che vuole assolutamente un rapporto con lui e che da quel momento in poi non avrebbe perso nemmeno un minuto per poter essere suo padre nella vita di ogni giorno, aprendo così la busta.

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