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Caso Yara, la moglie di Bossetti: “Gli ho fatto domande legittime, ma è innocente”

Nelle ultime ore, sono state diffuse le intercettazioni effettuate durante un colloquio in carcere tra Marita Comi e Massimo Bossetti. La donna poneva diverse domande al marito e così era parso che anche la sua certezza nell’innocenza di Bossetti iniziasse a vacillare. La donna, intervistata da Quarto Grado, però, ha spiegato che erano solo domande legittime e continua ad essere certa che il marito sia innocente.
A cura di Daniela Seclì
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Nella trasmissione "Quarto Grado", si è tornati a parlare del giallo di Yara Gambirasio. È andata in onda, un'intervista esclusiva a Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti. Nelle ultime ore, sono state diffuse le intercettazioni ambientali effettuate nel carcere di Bergamo, dove moglie e marito stavano avendo un colloquio. La donna, pur ribadendo di credergli, ha fatto a Bossetti diverse domande, manifestando quindi dei dubbi. Le sue parole sono state:

Marita chiede: “Massimo, tu continui a dire di essere innocente e di non c’entrare niente con la morte di Yara. Io ti credo, ma adesso mi devi spiegare cosa ci facevi a Brembate Sopra il pomeriggio in cui la ragazzina scomparve. Il furgone ripreso dalle telecamere sembra proprio il tuo: come puoi giustificare questa cosa?”. La risposta di Massimo: “Marita non lo so. Temo proprio di non riuscire a spiegarti il perché il mio furgone sia stato visto a Brembate Sopra quel giorno”.

Il programma di Rete4 ha interpellato Marita Comi. Nonostante i dubbi che sembrano trapelare dalle intercettazioni, però, la donna ha detto di essere ancora certa dell'innocenza del marito:

"Sono convinta dell’innocenza di mio marito. Non ho nessun dubbio. Quando ho dei dubbi gli faccio delle domande, com’è logico penso che sia".

Inoltre, ha spiegato che la sua fiducia non ha mai vacillato e non verrà mai meno la sua presenza al fianco di Massimo:

"Sono otto mesi che vengono fuori notizie, che non sono prove sicure. Sarò sempre vicina a lui".

Riguardo alle domande che gli ha fatto e che sono finite su tutti i giornali, ha spiegato:

"Penso che siano legittime e normali ma sono convinta dell'innocenza di mio marito. Non può aver fatto quello che dicono".

Giorgio Sturlese Tosi, allora, ha sottolineato che migliaia di pagine della Procura dicono che suo marito è l’assassino di Yara. Ma lei ha risposto:

"Adesso le vedremo. Adesso sarà possibile leggerle. E vedremo cosa uscirà. Penso che non uscirà niente di alcunché".

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