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Caso Loris: “Veronica ha lo stesso sguardo vitreo di quando tentò il suicidio”

Tiffany Branda, amica della madre di Loris, ha difeso la donna ai microfoni di Quarto Grado. Ha raccontato, inoltre, cosa è successo il giorno in cui Veronica Panarello ha tentato il suicidio, provando a lanciarsi dalla finestra dell’aula della scuola elementare che frequentava.
A cura di Daniela Seclì
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Continuano le indagini per fare luce sul caso del piccolo Loris, il bambino di Santa Croce Camerina trovato esanime nei pressi di un mulino. In serata è stato confermato il fermo per Veronica Panarello. La trasmissione "Quarto Grado" ha dato voce a chi è vicino alla donna. Il suo medico ha dichiarato che la madre di Loris gli avrebbe chiesto dei medicinali per morire e raggiungere suo figlio. È intervenuta anche Tiffany Branda, un'amica, che ha dichiarato:

"Veronica non è un mostro. Non è cattiva. Anzi. È sempre stata buona, dolce e affettuosa".

Veronica e Tiffany si sono conosciute durante gli anni delle elementari:

"Ero in classe con lei fino alla quinta elementare. Era affettuosa… anche perché era la più piccola, fisicamente gracilina. Aveva problematiche familiari: il papà camionista non c’era mai, altri fratelli erano più grandi, la nonna in casa. Però era una famiglia calorosa".

Ha, poi, raccontato cosa è accaduto nel giorno in cui la Panarello ha tentato di lanciarsi dalla finestra della sua aula:

"Come hanno detto, ha provato a suicidarsi. Da piccola, tra la terza e la quarta elementare, ha provato a buttarsi dalla finestra. Eravamo tutti seduti tranquilli. La maestra forse l’aveva ripresa, perché si chiacchierava tra amichette e, di punto in bianco, è scattata dalla sedia, ha aperto la finestra e voleva buttarsi giù. La vedevi, non era lucida. Aveva lo sguardo impaurito e vitreo. L’indomani è venuta a scuola normalmente. Le chiedevano cosa fosse successo e lei rispondeva: “No, niente, avevo bisogno di prendere aria”.

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La donna, dunque, dice che nelle immagini viste in televisione avrebbe rivisto lo stesso sguardo che Veronica aveva quel giorno a scuola:

"L’ho vista in televisione e mi è sembrato proprio di rivederla in quelle giornate lì, in cui voleva buttarsi dalla finestra. Però, mi sembra strano che sia stata capace di uccidere un bambino che ha portato in grembo nove mesi".

L'ultima volta che ha sentito Veronica erano i primi di novembre e a suo dire, la madre di Loris sembrava felice:

"L’ho sentita i primi di novembre. Mi parlava di Loris e mi diceva che era tremendo, ma perché era vivace come tutti i bimbi di quella età. Mi ha detto che non aveva mai avuto problemi e, infatti, aveva avuto un altro figlio. Era proprio innamorata di questo bambino. La sentivo proprio felice, come se avesse cancellato la parte brutta del suo passato. […] Quando è nata mia figlia, Veronica mi ha consigliato di farmi aiutare, perché un po’ di depressione può colpire tutte le mamme. Lei aveva patito un po’ di questa malattia, dopo la nascita di Loris, era una ragazzina, era sola".

Infine, ha commentato il fermo:

"Quando l’hanno arrestata, ho detto: “No, non l’ha fatto con la mente lucida”".

La sorella di Veronica Panarello: "Voleva un padre con i soldi"

Antonella, sorella di Veronica, ha rilasciato un'intervista a Quarto Grado. La ragazza ha dichiarato:

"Veronica ha tenuto fuori dalla sua vita me e mia madre, noi eravamo i morti di fame e lei e suo marito quelli che stavano bene. Mia mamma l'ha contattata per un problema di salute di mio fratello e lei le ha detto: "Io ti odio", una figlia non dice così alla mamma. I rapporti con mia madre si sono rovinati dopo che per colpa sua, i miei genitori si sono lasciati. Deve avere le prove per dire che nostro padre, non era il suo. Ha cercato il padre, ma l'uomo che ha trovato le ha detto che il padre non era lui. Veronica cercava il padre con i soldi".

In merito al piccolo Loris, infine, ha detto:

"In caserma le parole di Veronica sono state: "Non ti preoccupare, adesso me lo portano". Chiedo giustizia per Loris, se lei ha sbagliato deve pagare".

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