Caso Loris, “Veronica accusava la madre: ‘Dove hai messo mio figlio?'”
Dopo un lungo interrogatorio, ieri sera Veronica Panarello è stata fermata con l'accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento del cadavere del piccolo Loris. Il programma Quarto Grado ha dedicato una puntata speciale al caso. La donna è stata trasferita al carcere di Catania, dove è giunta scortata dalla polizia. Ilaria Cavo ha spiegato:
"Ora è in carcere, nel reparto femminile. È stata accolta da più di 40 persone che le hanno gridato: "Assassina". È stato un momento concitato. […] Arrivata poco dopo le 18:00, diversi catanesi l'hanno accolta con grida violente. Poco dopo sono arrivate le urla dei detenuti, si sentivano grida maschili. Subito dopo l'ingresso è stata portata nella sezione femminile. Ora è in una cella da sola ed è guardata a vista".
Giorgio Sturlese Tosi in collegamento dalla Questura di Ragusa ha spiegato:
"Crolla anche l'ultimo appiglio. Veronica diceva di essere passata dalla scuola. Le telecamere la contraddicevano ma un vigile sembrava confermare la sua presenza e invece, anche le sue dichiarazioni appaiono altamente contraddittorie".
Si indaga, intanto, sul passato di Veronica Panarello:
"Da ragazzina picchiò una compagna, rompendole le costole perché la prendeva in giro. Poi i due tentativi di suicidio dopo aver scoperto che quello che riteneva essere suo padre, in realtà non lo era. Sembra il profilo di una donna pronta a tutto pur di farsi notare, persino chiamare la tv dicendo di avere informazioni su Denise Pipitone. A 16 anni rimane incinta e abbandona la scuola. Accanto a lei c'è Davide, ma per poco perché viaggia molto. Dopo Loris nasce un secondo maschietto e la famiglia si trasferisce a Santa Croce dove Veronica viene definita "la forestiera". Si ritrova di nuovo da sola con la sua sofferenza".
Simone Toscano ha intervistato l'avvocato della famiglia Stival che ha precisato:
"La signora si è proclamata innocente, ha ribadito che i bambini sono entrati in macchina entrambi. Formalmente, al momento è l'unica indagata. Ha grandi momenti di sconforto, chiede di vedere il marito. Si è sottoposta spontaneamente al prelievo del DNA. Guardando il filmato della telecamera ha detto: "Questo è Loris? Da cosa lo avete individuato?". Dalle telecamere non si capisce se il bambino che rientra è Loris. Ha ribadito: "Io l'ho accompagnato a scuola". Non ha nessun sospetto su chi abbia ucciso il figlio, se lo avesse avuto lo avrebbe detto subito, perché il suo principale interesse è trovare l'assassino di suo figlio."
Francesco Viviano intervistato da Giorgio Sturlese Tosi ha spiegato che, in realtà, mancherebbe ancora il movente:
"Non c'è traccia del movente. Non si riesce a capire perché mai la signora Veronica avrebbe ucciso Loris. Loro basano le loro prove sul pedinamento elettronico e sulle bugie che avrebbe detto la signora".
Simone Toscano, poi, ha riportato un'intercettazione venuta fuori nelle ultime ore. La conversazione avrebbe avuto luogo telefonicamente tra la sorella di Veronica e la madre della donna. Le due parlerebbero del viottolo che conduce al luogo del ritrovamento del corpo di Loris. Il giornalista ha spiegato:
"Quando erano piccole vivevano a due km da qui e le due sorelle andavano a prendere l'acqua ad una fontana vicino al mulino. La sorella di Veronica dice alla madre: "Il mulino lei lo conosceva", dicendo che aveva provato ad impiccarsi proprio poco distante da quel luogo. La madre allora le risponde: "Noi non abbiamo colpa Linuzza se questa è alienata". Veronica, quindi, aveva provato ad impiccarsi poco lontano da qui ma avrebbe detto di non conoscere il posto".
Massimiliano Di Dio, poi, ha aggiunto che questo caso ha portato alla luce anche il disaccordo tra Veronica e la madre. La Panarello, infatti, dopo la scomparsa di Loris sarebbe andata dalla madre e le avrebbe chiesto:
"Dove hai messo mio figlio?"