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Caso Denise Pipitone, a “Chi l’ha visto” la foto di una ragazza simile da un sito pedopornografico

Mentre si riapre l’inchiesta sulla scomparsa di Mazara Del Vallo, Chi l’ha visto offre una nuova pista: la foto di una ragazza molto somigliante a Denise, trovata in un sito pedopornografico grazie a una segnalazione. Parla Piera Maggio, la madre della Pipitone.
A cura di Valeria Morini
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A “Chi l’ha visto?”, nella puntata dell'11 ottobre, si è tornati a parlare del caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004, quando aveva quasi quattro anni. Oggi ne avrebbe quasi 17, da compiere il prossimo 26 ottobre. Alla redazione del programma di Federica Sciarelli è arrivata la fotografia di una ragazza che risulta incredibilmente simile all'immagine realizzata dal RIS 9 anni fa, che mostrava il possibile invecchiamento di Denise. “Chi l’ha visto?” l’ha quindi mostrata alla mamma Piera Maggio, ospite di Federica Sciarelli insieme al suo avvocato Giacomo Frazzitta.

La foto della ragazza che assomiglia a Denise

"È un tema squallido, la foto arriva da un brutto sito", ha anticipato la Sciarelli. Il servizio dedicato ha spiegato come l'immagine in questione sia stata segnalata a "Chi l'ha visto?" da uno spettatore. Grazie a una semplice ricerca su Internet, la giornalista del programma è riuscita a ritrovare la foto, inserita purtroppo in un sito pedopornografico. Lo scatto mostra un'adolescente, ipoteticamente di 12-14 anni, di cui il programma televisivo ha censurato gli occhi. La ragazza in questione appare senza vestiti ma la giornalista spiega come la foto sembri decisamente artefatta, come se il viso fosse stato montato sul corpo di un'altra ragazzina. Il confronto con l'immagine prodotta dal Ris nel 2008 mostra una somiglianza impressionante.

La reazione della madre Piera Maggio

Intervistata dal programma, la madre di Denise Piera Maggio ha confermato come l'affinità con il volto di sua figlia sia evidente. La donna ha comunque dichiarato che è meglio essere prudenti prima di fare ipotesi.

Mi hanno colpito gli occhi, e parte del naso e dell'orecchio. Sì, c'è una somiglianza. Volevo credere che fosse in un posto sicuro, non in mano a dei criminali. Vivere questa cosa è atroce. Ma negli anni ci sono state tante segnalazioni che poi si sono verificate false, voglio restare con i piedi per terra e capire prima se si tratta di un fotomontaggio.

La riapertura dell'inchiesta

"Non esistono certezze, se non la prova del Dna. Il confronto somatico non può essere certo", ha aggiunto il generale dei Carabinieri Luigi Ripani a "Chi l'ha visto?". Un'altra notizia però, ha riacceso le speranze: la Procura di Marsala ha inviato al Ris dei carabinieri di Messina le impronte digitali rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su diverse auto dopo la scomparsa di Denise. Dal momento che, grazie ad alcune nuove metodologie, è possibile rilevare tracce di Dna anche dalle impronte, si riapre di fatto l'inchiesta sul caso della scomparsa.

La scomparsa di Denise Pipitone nel 2004

Denise Pipitone scomparve intorno alle 12 del 1 settembre 2004 a Mazara del Vallo, in Provincia di Trapani, mentre si trovava nei pressi della casa della nonna materna. La sorellastra Jessica Pulizzi (figlia dello stesso padre, Piero Pulizzi), è successivamente stata accusata di aver rapito la bambina per motivi sottesi a "vendetta e gelosia", con la complicità della madre Anna Corona e dell'ex fidanzato Gaspare Ghaleb,. Il processo ha visto come imputati Jessica Pulizzi, con l'imputazione di sequestro di minore, e Gaspare Ghaleb, per il reato di false informazioni al pubblico ministero. La Pulizzi è stata assolta sia nel processo di primo grado nel 2013 che in appello nel 2015. L'assoluzione è stata definitivamente confermata dalla Corte di Cassazione nell'aprile 2017, mentre per gli addebiti del coimputato è intervenuta la prescrizione del reato.

Quella di Chi l'ha visto non è la prima segnalazione su una possibile riapparizione di Denise. In passato ci sono stati mitomani che hanno creato ulteriore confusione sull'indagine, come nel caso del messaggio inviato via Facebook alla signora Maggio da parte di una ragazzina della provincia di Potenza che aveva dichiarato di essere proprio Denise: il test del DNA aveva poi sconfessato tutto.

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