Carlo Freccero, sospeso da Rai 4, minaccia sciopero della fame
Carlo Freccero, direttore di Rai4, è stato sospeso per dieci giorni, un provvedimento che l'azienda ha preso dopo la querelle con il quotidiano Libero e la telefonata nei confronti di Francesco Borgonovo, pubblicata dallo stesso giornalista, dove i toni del direttore di rete non erano per nulla sereni ed inveivano contro una precedente critica del giornale al telefilm Fisica o chimica (La PornoRai in onda in fascia protetta, ndr), una serie televisiva spagnola pluripremiata in patria per il grande valore pedagogico. Per la Rai, come si legge dal comunicato stampa, Carlo Freccero avrebbe disatteso "gli obblighi di dirigenza, correttezza e buona fede" nell'ambito del suo lavoro violando una norma del Codice Civile, di disciplina aziendale e del Codice Etico Rai. Così Carlo Freccero, probabilmente tra i direttori che nella storia del servizio pubblico hanno portato di più in termini di risultati e innovazione, si vede punire "simbolicamente", venendo sospeso a titolo temporaneo. Un'azione che il direttore non ha preso bene e adesso minaccia ricorso e sciopero della fame.
Non ho mai ricevuto un premio di produzione in tanti anni, nonostante i grandi ascolti e oggi vengo punito per una cosa che non esiste. È un provvedimento umiliante, ingiusto, vergognoso a cui farò ricorso, sono pronto a fare lo sciopero della fame.
Il quotidiano Libero ha rincarato la dose, una volta appresa la notizia. E' lo stesso Francesco Borgonovo ha ribadire che "dopo gli insulti e le minacce, Freccero minaccia di fare lo sciopero della fame ma intanto Fisica o Chimica resta sempre in fascia protetta". E dire che Freccero è l'uomo che alla Rai ha dato tantissimo, soprattutto nel periodo in cui era alla guida di Rai Due dal 1996 al 2002, firmando sei anni di successi. E Fisica o chimica è uno di questi almeno in termini culturale, uno di quei prodotti lungimiranti, innovativi ma soprattutto che fungono da vero specchio/faro sulla realtà odierna. Tutte prerogative e peculiarità che a certi ambienti ovattati composti da laicofobici e cavalieri di gran croce della destra intellettualoide non starà mai a genio.
