Carlo Cracco: “Lascio la televisione, è un lavoro vero e io ne ho già uno”
A pochi giorni dal matrimonio che l'ha unito per sempre alla compagna di vita Rosa Fanti, è apparso ospite a "Che tempo che fa" Carlo Cracco. Lo chef più famoso della tv ha raccontato succosi aneddoti delle nozze, spiegando anche le ragioni che l'hanno spinto a lasciare "Masterchef" e a non apparire più sul piccolo schermo.
Matrimonio anticonformista e viaggio di nozze lampo
"Non ho cucinato io al nostro matrimonio", ha rivelato Cracco a Fabio Fazio, riguardo al ricevimento delle nozze con Rosa Fanti celebrate dal sindaco di Milano Giuseppe Sala a Palazzo Reale. La festa è stata più semplice e anticonvenzionale di quanto si potrebbe immaginare, peccato che lo chef abbia gustato ben poco del buffet preparato dai suoi collaboratori: "Credo di aver mangiato un'ostrica e basta. Hanno cucinato i ragazzi della mia brigata. Abbiamo fatto una cosa più moderna, abbiamo mangiato in piedi. Non è stato un matrimonio tradizionale, ma più che altro un'occasione per divertirci e festeggiare con gli amici". Decisamente particolare anche il viaggio di nozze, durato appena 48 ore:
La mia luna di miele è durata una notte! Siamo partiti in macchina, in 40 minuti eravamo arrivati. Siamo andati a 80 chilometri da Milano. Faremo il vero viaggio di nozze più avanti.
Perché Cracco ha lasciato Masterchef e la tv
"Rosa è bravissima, ma a casa cucino io", ha svelato Cracco, "Perché cucinare solo per gli altri?". Il cuoco è coinvolto in numerosi progetti, che lo hanno spinto a lasciare la televisione. L'apertura imminente del nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano e il progetto Garage Italia con Lapo Elkann sono impegni troppo importanti e Cracco ha così scelto di dire addio a "Masterchef", dove è stato sostituito da Antonia Klugmann. Se mesi fa diceva di voler rimanere comunque in tv, ora sembra che difficilmente lo vedremo a breve sui palinsesti:
Ho deciso di interrompere la tv: è bella, ci si diverte, ma è un lavoro vero. Io ho già un lavoro bello pesante, fare le due cose era diventato insostenibile.