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Carlo Conti: “Taglio stipendi Rai? Va bene, mi dispiace pagare meno tasse”

Il conduttore, alla vigilia dell’ultima puntata di Top Dieci, si racconta a Panorama parlando dei progetti per il futuro e della sua permanenza in Rai, non in discussione anche in caso di riduzione dello stipendio: “Se faccio programmi che mi piacciono e sto bene -ha detto – dove sto, non lascio la Rai”.
A cura di Andrea Parrella
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Carlo Conti si prepara all'ultima di Top Dieci, la trasmissione che ha segnato il suo ritorno in televisione in prima serata dopo il lockdown dovuto alla pandemia globale da coronavirus. Il conduttore ha parlato a Panorama di questa esperienza che si chiude con un bilancio "estremamente positivo", non solo in fatto di ascolti, ma anche e soprattutto sotto il profilo simbolico. Ora si preparerà ai Wind Music Awards che condurrà a settembre dall'Arena di Verona con Vanessa Incontrada e al ritorno di Tale e Quale Show, sempre a settembre, con Panariello, Goggi e Salemme confermati in giuria e la possibilità che si possa tornare ad avere pubblico in studio: "Siamo pronti a tutte le eventualità, dal poco pubblico al distanziamento, dagli ingressi contingentati alle uscite diverse. I problemi sono molti, ma da qui a fine settembre tutto può cambiare".

Da colonna della Rai, era impossibile non chiedergli conto della situazione dell'ipotetico taglio stipendi del 30% per gli artisti in Rai, dimostrando di non avere alcun problema davanti a questa ipotesi: "Io mi metto a tavolino e discuto. Per me ridurre il compenso non è un problema, è successo due volte negli ultimi 4 anni. Certo, mi spiace perché se guadagno di meno verso meno tasse che possono servire a pagare gli stipendi di medici, infermieri, maestri, forze dell'ordine e via dicendo. Più del 50% del mio guadagno va in tasse e sono orgoglioso di essere un importante contribuente del nostro paese". 

E sul rischio che a forza di tagli gli artisti migliori vadano altrove, Conti ammette di valutare la qualità del suo lavoro anche in base a un altro parametro: "sull'altro piatto della bilancia per me c'è l'attenzione al prodotto, la possibilità di continuare a sperimentare, giocare con le idee e avere l'indipendenza che ho avuto fino ad ora. Se guardassi solo ai soldi, sarei già andato via da tempo." Proprio in merito a possibili cambi di casacca, il conduttore ha parlato anche dell'ipotesi ricorrente di passare a Mediaset:

C'è stato un corteggiamento, ma mai troppo serrato. Se faccio programmi che mi piacciono e sto bene dove sto, non lascio la Rai.

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