Carlo Conti: “La giuria di ‘Tale e Quale Show’ non deve essere polemica, non è un talent”
Venerdì 16 settembre avrà inizio la nuova edizione di ‘Tale e Quale show‘. Carlo Conti è pronto a deliziare il pubblico con nuove ed esilaranti imitazioni. In un'intervista rilasciata a Tv, Sorrisi e Canzoni, il presentatore ha svelato le principali novità che caratterizzeranno l'edizione 2016.
Carlo Conti ha confermato che la giuria sarà composta da Loretta Goggi, Claudio Amendola ed Enrico Montesano:
"Oltre ai 12 meravigliosi protagonisti che ci sorprenderanno con le loro trasformazioni, ci saranno due nuovi giudici. Accanto all’insostituibile Loretta Goggi troveremo Enrico Montesano e Claudio Amendola. Enrico ha fatto la storia dello spettacolo italiano: con i suoi personaggi e le sue caratterizzazioni ha la patente per giudicare i nostri artisti. Claudio è un grande attore, vissuto accanto a un padre, Ferruccio, che ha fatto della voce e delle sue sfumature un elemento fondamentale. Non soltanto: Claudio è anche una persona brillante, e la nostra giuria non deve essere cattiva o polemica…".
Il fatto che la giuria di ‘Tale e quale show' sia troppo buona con i concorrenti ha spesso generato delle critiche. A quanto pare, però, si tratta di una scelta ragionata e non casuale. Carlo Conti, infatti, ha spiegato:
"‘Tale e quale' è uno show, un varietà, non un talent. E infatti i protagonisti si divertono e sono i primi a stupirsi per quello che riescono a fare".
Carlo Conti: "Gabriele Cirilli dovrà fare le imitazioni suggerite dal pubblico"
Carlo Conti, inoltre, ha chiarito che anche quest'anno il cast comprenderà la presenza di Gabriele Cirilli. Il suo compito cambierà solo in parte:
"Le missioni impossibili di Gabriele Cirilli? Ormai ne abbiamo fatte 56: non ne esistono più! Stavolta sarà il pubblico a decidere di puntata in puntata “a grande richiesta” quale imitazione Cirilli dovrà rifare".
Infine, il presentatore ha replicato alle critiche seguite dopo aver assunto l'incarico di direttore artistico di Radio Rai: "Mi viene in mente Shakespeare: ‘Molto rumore per nulla'. Anzi, per meno di nulla. Tutti i programmi sono stati confermati tranne due: quello di Max Giusti e quello di Giovanni Vernia. E non c’è stata marcia indietro perché non avevo neanche ingranato la marcia in avanti…".