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Verissimo 2020/2021

Carla Fracci svela cosa pensa dell’imitazione di Virginia Raffaele

La regina del balletto italiano è intervenuta come ospite a Verissimo, nella puntata del 16 gennaio. Ha preso con grande sportività le parodie di Virginia Raffaele, che ha definito “una ragazza stupenda” e con cui è spesso in contatto: “Non mi sono assolutamente offesa, l’ho sentito come un omaggio”.
A cura di Valeria Morini
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La divina Carla Fracci è stata ospite di Verissimo nella puntata di sabato 16 gennaio. Elegantissima e raffinata ma anche autoironica, come dimostra la sportività con cui ha commentato la sua celebre parodia fatta in più occasioni da Virginia Raffaele. A Silvia Toffanin ha svelato come ha reagito quando vide la sua imitazione sul palco del Festival di Sanremo.

I complimenti a Virginia Raffaele

"Non sapevo che Virginia avrebbe fatto la mia imitazione. Mi telefonano dicendomi che ero a Sanremo, invece ero a casa dei miei nipoti!", ha raccontato nello studio di Silvia Toffanin, complimentandosi con la Raffaele: "Lei è davvero stupenda. Una ragazza che amo molto. Non mi sono assolutamente offesa, l'ho sentito come un omaggio". Unico appunto a Virginia: "Magari riesco a piegarmi più di così, cara!". A dimostrazione della stima reciproca, il fatto che lei e la comica sono spesso in contatto:

Ci siamo sentite per Natale, lei è una ragazza spontanea. Altri si sono offesi. Io l'ho sentita come una cosa divertente, l'ha fatto con grazia. Grazie, bella.

L'appello per la danza e il rimpianto di non aver avuto altri figli

Carla Fracci ha quindi rivolto un importante appello affinché si aiuti il mondo della danza in questo momento così difficile: "Bisogna aiutare il balletto. Io ho girato il mondo ma ho fatto molto in Italia e ne sono orgogliosa. La danza è arte pura, bisogna aiutarla anziché smantellare le compagnie nei teatri". Ha parlato anche della sua vita privata, dall'infanzia nel mondo contadino al legame Beppe Menegatti, suo marito dal 1964. Sul loro grande amore ha solo un rimpianto, non aver avuto altri bambini oltre al loro unico figlio Francesco, architetto nato nel 1969: "Avrei voluto altri figli. Mio marito no. Per non fare torto a quello che dovevo lasciare a casa. Questo è stato un errore, mi è dispiaciuto molto".

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