Caos ai Soliti ignoti, l’incredibile gaffe del parente misterioso
Caos ai Soliti ignoti, nella puntata in onda martedì 27 aprile, con una gaffe nell'ultima fase del programma di Amadeus, quella del "parente misterioso", che è già nella Storia. La signora chiamata a rispondere nel gioco finale si è confusa al momento del riconoscimento del figlio, facendo così sfumare la vittoria della concorrente Monica Leofreddi che per un secondo si era illusa di aver vinto 25mila euro. La giornalista è una dei tanti personaggi famosi che stanno partecipando al programma di Rai1 a scopo benefico e ha giocato per donare il montepremi alla Fondazione Italiana per l'Autismo.
La signora non "riconosce" il figlio, beffa per Monica Leofreddi
Cos'è accaduto, dunque, nel momento conclusivo della puntata? Amadeus ha interrogato la signora, parente di uno degli otto ignoti, chiedendole se fosse davvero la madre del personaggio numero 8, la ragazza su cui era ricaduta la scelta della Leofreddi. La donna ha dato risposta affermativa, ma la grafica l'ha smentita: in realtà è la madre del numero 7, l'altro ignoto rimasto. Immediata l'ironia sui social, con tanti spettatori che si sono fatti quattro risate scherzando sul fatto che la donna non sia a riconoscere suo figlio. Basito Amadeus, come si vede nel video in basso che mostra la scena: "Signora ma suo figlio non è l'ignoto numero sette? Si è confusa" .
Come funziona il gioco de I soliti ignoti
Nel programma di Amadeus, lo scopo è abbinare otto identità agli otto personaggi che si presentano di fronte al concorrente. Ogni ignoto ha un "passaporto" contenente il rispettivo valore in denaro, che finisce nel montepremi del concorrente qualora ne indovini l'identità. Una volta concluso il giro dei personaggi, il concorrente è chiamato al gioco finale che decreterà la sua vittoria con la conquista del montepremi, o la sconfitta. Viene fatto entrare in studio un ulteriore ospite, parente di uno tra gli otto personaggi: in base alla somiglianza fisica, il concorrente dovrà indovinare chi è l'ignoto a lui imparentato.