Cannavacciuolo premia un giovane pizzaiolo emigrato a 18 anni per aiutare la famiglia
Antonino Cannavacciuolo protagonista di una delle storie andate in scena nell'ultima puntata di C'è posta per te, nella quale ha premiato il coraggio di un ragazzo di Battipaglia, costretto a emigrare a 18 anni per sostenere una famiglia rimasta orfana di padre.
Ida, sua madre, parla di una famiglia che fino all'8 agosto del 2011 era felice. Quella sera, il marito ha un po' di febbre. La notte va in bagno, quando esce trascina i piedi, è sudato. Giuseppe e Jessica provano ad aiutarlo, mentre Ida chiama l'ambulanza. Giuseppe ha un forte dolore alla spalla e chiede alla moglie di svegliare il figlio più piccolo per poterlo salutare. Ida si rifiuta, perché si era appena addormentato. Giuseppe è morto quella sera in ospedale, aveva solo 39 anni. Ida ha 4 figli e non solo si è trovata ad affrontare il grande dolore per la perdita del marito, ma anche l'incertezza del futuro. Così, inizia a lavorare e con lei anche Giuseppe, che all'epoca aveva solo 18 anni. Ora anche Jessica lavora con lui.
Giuseppe fa il pizzaiolo e sogna di diventare come Antonino Cannavacciuolo. Accetta l'invito ed entra in studio dicendosi "emozionato". Quando vede Ida e Jessica si commuove. La madre prende la parola:
"Grazie a te, i tuoi fratelli vanno a scuola, sono orgogliosa di te e di certo lo sarà anche papà. Ti chiedo scusa perché non posso darti ciò che una madre dovrebbe dare a un figlio ma sei tu ad aiutare me. Ti amo tanto e lo sai".
Antonino Cannavacciuolo: "Ecco i biglietti per tornare a Napoli quando vorrai"
Giuseppe piange disperato quando gli portano un fazzoletto appartenuto al padre, anche lui amante della cucina. Poi e ntra in studio Antonino Cannavacciuolo. Giuseppe si commuove e lo chef gli dice:
"Ti ho portato un cuore, ma quello più bello è nel tuo petto. Hai fatto una cosa grande. A 20 anni si fanno tante scelte sbagliate ma tu hai fatto quella giusta. Ti sei rimboccato le maniche. So che partire da Napoli e andare in Germania non è facile. Anche la tua mamma, è orgogliosa di te".
Molti i doni dello chef, che gli regala un biscotto preparato con una ricetta che conossono solo loro due: "Questa ricetta ce l'abbiamo solo io e te". Poi gli ha autografato una giacca da chef: "Questa è una giacca da chef, è sacra. Guarda che bello che sei con questa". Infine il regalo più bello, per permettere al ragazzo di tornare spesso dalla sua famiglia: "Questi sono un bel po' di biglietti, quando ti manca l'aria di casa, prendi il biglietto e vai a casa. Ti ricarichi e torni".