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Cairo: “Santoro ha fatto bene a rimproverare Travaglio ma Grillo non c’entra”

L’editore di La7 ha detto la sua circa la lite tra Michele Santoro e Marco Travaglio che ha portato quest’ultimo ad abbandonare lo studio di “Servizio Pubblico”. Cairo ha dichiarato che Santoro ha fatto bene a riaffermare la possibilità di tutti gli ospiti di intervenire. Ha aggiunto, inoltre, di non credere che il disaccordo tra i due abbia radici nella diversa visione della politica grillina.
A cura di Daniela Seclì
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Nella puntata di "Servizio Pubblico" andata in onda giovedì scorso, Marco Travaglio ha avuto un duro scontro con il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. Rimproverato da Michele Santoro, il giornalista ha deciso di lasciare lo studio. Mentre i fedelissimi della trasmissione, già si chiedevano se Travaglio avesse intenzione di chiudere la sua collaborazione con "Servizio Pubblico" è arrivato un comunicato di Michele Santoro. Le sue parole sono state:

"Come tutti sanno, non commento ciò che accade in trasmissione. Chi non l’avesse vista e volesse farsi un’opinione, può vedere la puntata di ieri, come stanno già facendo in tanti, sul sito di Servizio Pubblico e commentarla come gli pare. Mi auguro che il comportamento di Marco Travaglio, che ha lasciato lo studio, sia stato determinato da circostanze e umori del momento.Per quanto mi riguarda, non ho problemi a continuare il nostro rapporto nel rispetto della linea editoriale del programma che prevede attenzione e ascolto nei confronti di tutti. Se ciò non fosse possibile e una lunga collaborazione si dovesse interrompere per una differente valutazione sul formato, sulle regole e sulle caratteristiche di Servizio Pubblico, non potrei che confermare amicizia e rispetto nei confronti di un giornalista che giudico eccellente e del suo giornale essenziale per il pluralismo. Per lui ci sarà sempre una porta aperta per manifestare il suo pensiero e aumentare la platea delle persone interessate al suo lavoro."

In queste ore, invece, sono arrivate le dichiarazioni di Cairo. L'editore di La7, intervistato da Repubblica, ha sostenuto la scelta di Michele Santoro:

"Santoro ha fatto bene a riaffermare il principio che Servizio Pubblico offra a tutti la possibilità di dire quello che pensano e anche di replicare".

Poi ha aggiunto:

"La rissa in tv non porta ascolti. In tv lo share cresce nel momento in cui ci sono le idee. Ho parlato solo con Santoro, Travaglio non lo sento mai. Io ho fatto un accordo con Michele: lui è libero di fare il talk con chi vuole, ha scelto Travaglio, che ha dato ottimi contributi. Non butto nessuno dalla torre, Travaglio è molto bravo a fare le domande. Ma è giusto che anche a lui possano fargliene".

Infine, ha spiegato che non ritiene che la coppia televisiva si stia trovando in disaccordo a causa di Beppe Grillo:

"A me non risulta. Una così rodata coppia televisiva non credo scoppierà per un diverso modo di vedere la politica grillina. Comunque io non intervengo sulla linea politica".

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