Cairo blinda Santoro: “Prolungheremo il suo contratto con La7”
Da qualche settimana a tenere banco ai vertici de La7 è una questione sostanziale, di primaria importanza per quel che riguarda la rete: l'affaire Santoro. Due settimane fa ribattevamo un'indiscrezione di Dagospia secondo la quale fosse possibile un addio anticipato di Michele Santoro alla sua creatura Servizio Pubblico, sarebbe avvenuta ancor prima delle elezioni europee e avrebbe lasciato a Giulia Innocenzi l'onere e l'onore di condurre le ultime quattro puntate. Ipotesi che pare essere scemata nelle ore successiva, a favore di un'altra idea, caldeggiata da Maurizio Caverzan per Il Giornale, secondo la quale molto semplicemente l'emergere di Enrico Mentana e il suo Bersaglio mobile (capace di accaparrarsi un'intervista a Beppe Grillo la scorsa settimana), avrebbe potuto far propendere La7 a scegliere di rimpiazzare lo stesso Servizio Pubblico con degli speciali di Mentana.
A smentire anche questa ipotesi e dunque quella che Servizio Pubblico potesse non esserci nei palinsesti della prossima stagione televisiva di La7 è stato Urbano Cairo, che si è esposto personalmente per negare che esista il benché minimo screzio tra il direttorissimo del tg La7, che ha rinnovato il contratto da poco, e l'uomo di punta della rete ex Telecom, capace di ascolti che in prima serata, sulla terza rete generalista, nessuno è capace di fare. Ecco quanto ha dichiarato:
Maurizio Caverzan, giornalista televisivo, prova a seminare zizzania tra La7, Santoro e Mentana. Non riuscirà nel suo intento. Michele Santoro, che da tempo Il Giornale sta utilizzando come suo bersaglio mobile, è una colonna portante del palinsesto de La7 e anche quest’anno sta registrando ascolti molto importanti e in doppia cifra (da settembre a marzo, in 22 puntate, ascolto minuto medio 2.266mila e share del 10.11%). La7 dunque è assolutamente soddisfatta dei risultati ottenuti da Santoro, uno dei migliori conduttori nella storia della TV italiana, che ha un rapporto biennale con La7 e che La7 ha in animo di poter prolungare. Quindi Il Giornale e Caverzan si mettano il cuore in pace: dovranno vedere ancora per molti anni Santoro il giovedì sera in tv su La7.
A rispondere è lo stesso Caverzan, che ha ribattuto così: "Niente zizzania, ho messo in fila fatti di cronaca: il calo di ascolti di «Servizio Pubblico» a fronte della crescita di «Bersaglio mobile» e una considerazione estetico-politica. Ma a Cairo va bene così e smentisce lo scenario. L’editore è lui".