Buon compleanno Winnie The Pooh, l’orsetto compie 90 anni ma non li dimostra
Il 14 ottobre del 1926 Winnie The Pooh, il tenero orsacchiotto amato dai bambini di tutto il mondo, comparve per la prima volta all’interno del romanzo omonimo pubblicato da Alan Alexander Milne. Si tratta del personaggio più celebre nato dalla penna dello scrittore, diventato famoso e amato dai bambini al punto che, alla morte dell’uomo, Disney ne acquistò i diritti rendendolo una tra le icone più redditizie di sempre. Fu proprio la celebre casa di produzione a trasformare il suo nome da Winnie Pooh a Winnie The Pooh, che è la formula con la quale lo conosciamo oggi. Winnie è un orsacchiotto di pezza color senape che vive all’interno di una quercia e che trascorre la maggior parte del suo tempo a mangiare miele e a scrivere poesie. I sue amici sono l’asinello Ih-Oh, il maialino Pimpi, la tigre Tigro, la mamma canguro Kanga e il suo cucciolo Ro.
La vera storia dell’orsa che l’ha ispirato
Forse non tutti sanno che Winnie The Pooh è esistito davvero. Fu il figlio di Milne a ispirare al padre il personaggio dell’orsetto. Il piccolo possedeva un orsacchiotto di pezza chiamato “Edward”. Milne decise di portare il figlio Christopher in gita allo zoo di Londra proprio nel periodo in cui vi alloggiava l’orsa “Winnipeg”, animale che un ufficiale canadese aveva acquistato durante la prima guerra mondiale per poi regalarla allo zoo. Tale era il buon carattere dell’orsa che i visitatori e gli addetti ai lavori decisero di ribattezzarla “Winnie”. Il piccolo Christopher ne rimase talmente impressionato da decidere di cambiare il nome del suo orsetto che da “Edward” divenne proprio “Winnie”. Milne cominciò quindi a raccontare al suo bambino favole della buonanotte che avevano per protagonista l’orsa incontrata allo zoo. Il nome “Pooh” fu aggiunto successivamente e sempre per merito del figlio dell’autore, conquistato da un cigno proprio così chiamato. Anche gli altri personaggi del cartone traggono la loro origine dai pupazzi che possedeva Christopher ai quali il padre si ispirò per scrivere le sue storie.
Disney acquistò le avventure dell’orsetto
Winnie The Pooh fece la fortuna di Milne, che nel 1926 decise di vendere le avventure sui personaggi del Bosco dei Cento Acri a Stephen Slesinger. L’eco di quel successo fu tale da spingere la Disney ad acquistare i diritti sul personaggio nato dalla fantasia dell’uomo, pochi anni dopo la sua morte avvenuta nel 1956. Disney pensò di adattare le avventure dell’orsetto, fino a quel momento solo un fumetto, alla televisione. Nacque così una tra le serie animate destinate a riscuotere maggior successo, al punto che il cartone riadattato alle esigenze grafiche attuali continua a essere trasmesso.
Le curiosità sul personaggio di Winnie The Pooh
Nonostante l’apparente semplicità del personaggio amatissimo tra i bambini, anche Winnie The Pooh è finito al centro di non poche controversie. È notizia recente il divieto imposto in una città della Polonia di trasmetterne le avventure in tv. Ryszard Cichy, uno tra i consiglieri comunali della cittadina di Tuszyn, avrebbe proposto di sospendere la trasmissione del celebre cartone animato perché colpevole di dare ai più piccoli messaggi diseducativi:
Il problema di questo orso è che non dispone di un guardaroba completo. È mezzo nudo, il che è del tutto inappropriato per i bambini. L'orso nell'immaginario polacco è un animale vestito dalla testa ai piedi, a differenza di Pooh che è vestito solo dalla vita in su. Pooh non indossa le mutande perché non ha un sesso. È un ermafrodita. L'autore del cartone animato aveva più di 60 anni e ha tagliato i testicoli di Pooh con la lama di un rasoio perché aveva un problema con la propria identità sessuale.
Come se non bastasse, a Winnie The Pooh è stato accostata un’altra polemica che ha dell’incredibile. In un articolo della Canadian Medical Association, si accusano l’orsetto e il suo gruppo di inseparabili amici di vari disturbi psicologici che potrebbero risultare compromettenti per la salute mentale dei piccoli ammiratori del cartone animato. Winnie The Pooh sarebbe bulimico perché ossessionato dal miele a causa della sua bassa autostima. Il maialino Pimpi soffrirebbe di un disturbo d’ansia. Il bambino Christopher è stato bollato come schizofrenico a causa delle allucinazioni che lo portano a immaginare le avventure vissute insieme ai suoi amici del bosco, in realtà semplici animali. Tigro sarebbe affetto da una sindrome da deficit di attenzione e iperattività, Ih-Oh sarebbe addirittura depresso, mentre la Cangura Kanga sarebbe una madre iperprotettiva ossessionata dalla necessità di controllare il cucciolo Ro.