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Bugo canta “Sincero” al concerto del Primo Maggio 2020 senza Morgan, al suo posto Nicola Savino

Al concerto del Primo Maggio 2020 Bugo esegue la canzone portata al Festival di Sanremo 2020 in una versione inedita. Ad accompagnarlo non c’è Morgan, protagonista del clamoroso abbandono del palco dell’Ariston, ma Nicola Savino, che all’auditorium canta proprio le frasi cantate da Marco Castoldi a Sanremo.
A cura di Andrea Parrella
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Sono molti gli artisti del concerto del Primo Maggio 2020 che sono stati protagonisti del Festival di Sanremo 2020, l'ultimo grande evento televisivo e musicale andato in scena prima che il coronavirus pervadesse la nostra quotidianità. A prendere parte alla serata andata in onda su Rai3 in una modalità alternativa rispetto alla tradizione, c'era anche Bugo, indiscusso e involontario protagonista dell'edizione 2020 del Festival di Sanremo condotta da Amadues.

Bugo al concerto del Primo Maggio con Nicola Savino

Il motivo non va certamente spiegato, visto che il suo abbandono del palco dell'Ariston mentre Morgan stravolge le parole di "Sincero"  è stato senza ombra di dubbio uno dei momenti televisivi più visti e chiacchierati di questi ultimi anni e delle ultime edizioni del Festival di Sanremo. Oltre ad una canzone cantata insieme a Ermal Meta, Bugo ha cantato naturalmente "Sincero", ma stavolta ad accompagnarlo non c'era Morgan, con cui i rapporti si sono rotti proprio in seguito a quell'uscita improvvisa di Castoldi, bensì un ospite d'eccezione come Nicola Savino, che ha cantato proprio le frasi eseguite da Morgan al festival di Sanremo.

Il duetto di Bugo e Nicola Savino a Deejay Chiama Italia

Duetto tutt'altro che inedito, visto che Nicola Savino aveva cantato la canzone già alcune settimane fa. Era accaduto per scherzo, nel corso della trasmissione radiofonica Deejay Chiama Italia, durante un'ospitata di Bugo nel programma condotto da Linus e dallo stesso Nicola Savino. Immagini, quella di Bugo all'auditorium di Roma con Nicola Savino alle spalle, che hanno certamente divertito alcuni telespettatori, in memoria di un momento che sollecita anche un pizzico di nostalgia, trattandosi di uno degli ultimi fenomeni televisivi accaduti proprio prima dell'inizio della pandemia.

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