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Bufera sul casting della fiction Rai: “Cercasi disabile che faccia tenerezza”

Scoppia la polemica sull’annuncio per il casting della nuova fiction Rai firmata da Francesca Archibugi, “Romanzo famigliare”. Sotto accusa la frase “Si ricerca un attore di 15/18 anni nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza”, che ha scatenato le proteste di utenti e associazioni. La casa di produzione ha quindi annunciato il licenziamento della responsabile provini, mentre la regista si scusa: “Mi vergogno tantissimo, non sapevo nulla”.
A cura di Valeria Morini
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UPDATE 26 MAGGIO

Dopo le polemiche scatenate dal casting per la fiction "Romanzo famigliare" di Francesca Archibugi (sotto attacco l'annuncio "Si ricerca un attore di 15/18 anni nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza"), arriva la risposta della Wildside. La casa di produzione della serie si scusa e annuncia il licenziamento della responsabile provini, che aveva pubblicato l'annuncio incriminato sulla sua bacheca Facebook:

In riferimento all'annuncio casting apparso sulla bacheca Facebook di Luana Velliscig, Wildside precisa che il linguaggio gravemente inopportuno e offensivo utilizzato non è stato in alcun modo approvato dalla società di produzione da cui la signora Velliscig ha ricevuto l'incarico di ricerca cast. Wildside chiede scusa a tutte le persone che si sono sentite offese e comunica che il contratto che legava temporaneamente alla produzione la signora Velliscig è stato sciolto.

Sono inoltre arrivate le scuse ufficiali di Francesca Archibugi:

Mi vergogno tantissimo, hanno tutti ragione, né io né la produzione sapevamo niente di questo annuncio. Lo ripeto: mi vergogno e questa è l’unica cosa che posso dire.

Sotto attacco il casting di  "Romanzo famigliare" di Francesca Archibugi

Finisce nella bufera l'annuncio per il casting della nuova fiction Rai firmata dalla regista Francesca Archibugi. Si tratta di una miniserie intitolata "Romanzo famigliare", per cui la produzione Wildside richiede una serie di giovani attori in zona Torino e provincia. Sotto accusa, in particolare, una delle figure ricercate all'interno dell'annuncio, apparso sulla pagina Facebook della responsabile casting: "Si ricerca un attore di 15/18 anni nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza".

La frase ha immediatamente sollevato diverse critiche, un po' come accadde nel caso del provino per "Ciao Darwin" alcuni mesi fa, quando si ricercarono "persone contrarie all'integrazione degli stranieri in Italia" e "persone contro i diritti delle unioni gay". L'idea che a un personaggio con disabilità sia associata l'immagine di tenerezza non è andata giù a molti. Specie, naturalmente, a chi conosce bene le difficoltà di chi deve fare i conti ogni giorno con problemi di salute. Scrive Valeria Scafetta sul sito pernoiautistici.com:

Nel paese del petaloso, dove ogni dramma è un falso, si ricalca ancora la retorica del disabile da coccolare, a cui fare la carezza sulla testa quando si incontra per strada, salvo poi scappare nel momento in cui il disabile manifesta i motivi per cui lo è e chiede ciò che gli spetta. (…) Se la fiction che porta il nome di una delle più sensibili registe del panorama cinematografico nazionale come Francesca Archibugi, vorrà realmente raccontare la realtà di una famiglia italiana nella quale c’è anche il tema della disabilità, cancelli questa frase e soprattutto orienti la propria trama verso la ricerca di una trasposizione realistica delle condizioni di un ragazzo di 15/18 anni disabile in Italia

Il post del casting è stato cancellato, ma nel frattempo la polemica è scoppiata. Sul web raccoglie intanto molti consensi il video realizzato dal giornalista Gianluca Nicoletti con il figlio Tommy, autistico, nel quale l'ironia sull'uscita infelice di casa Rai è tagliente.

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