Bruno Vespa patteggia la pena per abuso edilizio: “Vicenda grottesca”
Si è chiusa con un patteggiamento e una pena pecuniaria di 2.500 € la vicenda relativa al processo per abuso edilizio riferita a Bruno Vespa, giornalista di Rai 1, colonna del servizio pubblico e naturalmente conduttore di Porta a Porta da vent'anni circa. Vespa infatti, circa due anni fa vedeva porre sotto sequestro una parte della sua villa di Ponza, a causa di un'irregolarità, poi sanata dal giornalista, riscontrata dagli agenti del nucleo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) in seguito ad accertamenti svolti su presunti abusi nell'immobile di Cala Feola, con affaccio su Palmarola. Il patteggiamento e il pagamento dei 2.500 € ha permesso a Vespa di evitare i 10 giorni di reclusione stabiliti dal giudice per l'udienza preliminare Mara Mattioli. Per i reati contestati il giornalista dovrà inoltre pagare un'ammenda di 14.000 € ulteriori, stando a quanto riporta Il Messaggero.
Interprellato nel merito della situazione, Bruno Vespa ha sminuito il fatto, derubricandolo a fatto di proporzioni e gravità relative, peraltro prontamente risolto. Ha aggiunto poi che sia trattato di una vicenda grottesca che sin dall'inizio mirava a descrivere la sua abitazione come una struttura interamente abusiva. Ecco la dichiarazione completa del giornalista: "Si tratta di una contravvenzione edilizia per una difformità riscontrata in un cunicolo di aerazione esterno alla casa e già da due anni completamente risanata. Ho preferito patteggiare una sanzione pecuniaria nella fase delle indagini piuttosto che affidarmi alla tenuità del fatto nella fase dibattimentale. Avrei protratto ancora nel tempo una grottesca vicenda che fin dall'inizio voleva trasformare mediaticamente la mia abitazione in una struttura abusiva".