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‘Bring the noise’ ricorda ‘Furore’, c’è anche Rovazzi ma non è andato in tv a comandare

‘Bring the noise’ è costruito con gli stessi ingredienti di ‘Furore’. Il game show musicale, però, più che l’indignazione per qualcosa di già visto, suscita un piacevole effetto nostalgia. Alvin, dopo tanta gavetta, si è meritatamente guadagnato un programma tutto suo. Nella prima puntata, tra i concorrenti è spiccato un silenzioso Fabio Rovazzi, che andrà anche a comandare, ma non di certo in tv.
A cura di Daniela Seclì
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Oggi, mercoledì 28 settembre, ha preso il via ‘Bring the noise', game show musicale condotto da Alvin. Gli ospiti che hanno caratterizzato la prima puntata sono stati Paola Barale, Jake La Furia, Katia Follesa, Fabio Rovazzi, Francesco Facchinetti, Andrea Pucci, Mercedes Henger e Francesco Cicchella.

Come il presentatore ha più volte sottolineato, l'intento di ‘Bring the noise‘ era quello di portare un po' di leggerezza in tv. Il motto del programma è "La musica non è mai stata così divertente". In realtà, lo è stata eccome. Precisamente dal 1996 al 2001, quando Rai2 trasmetteva ‘Furore‘. Al timone della trasmissione c'era Alessandro Greco e gli ingredienti erano esattamente quelli di ‘Bring the noise'. I concorrenti partecipanti – sempre volti noti del piccolo schermo – venivano divisi in squadre (in quel caso, maschi contro femmine) e si sfidavano a suon di giochi musicali. Le prove erano svariate, si passava dal karaoke, alle canzoni interrotte, fino a una serie di giochi che prevedevano l'intonazione di una canzone mentre si eseguivano delle attività fisiche, come pedalare su una cyclette o colpire con delle palline dei bersagli.

‘Bring the noise', però, più che l'indignazione di qualcosa di già visto, suscita un piacevole effetto nostalgia. Il programma è indubbiamente scorrevole. Le prove sono brevi e incalzanti e non ci sono tempi morti. Insomma, se lo scopo era quello di divertire lo spettatore con un momento di puro svago, la prova è ampiamente superata.

Rovazzi impacciato e silenzioso non comanda in tv

Tra i concorrenti presenti nella prima puntata di ‘Bring the noise', colui che ha attirato maggiormente l'attenzione è stato Fabio Rovazzi. Il ventiduenne che ha raggiunto la popolarità con la hit ‘Andiamo a comandare' è apparso silenzioso e impacciato. È intervenuto raramente e con scarsa convinzione, anche quando è arrivato in studio Don Roberto Fiscer che ha trasformato il suo tormentone in ‘Ci andiamo a confessare‘. Inutile dire, che è diventato subito l'oggetto delle battute di Andrea Pucci:

"Lasciate stare Rovazzi che deve tornare nella bara tra 5 minuti, fategli una trasfusione è pallidissimo"

La poca verve di Rovazzi, però, è facilmente comprensibile se si pensa alla straordinaria popolarità che gli è piovuta addosso nel giro di pochissimo tempo. Alcuni internauti hanno trovato persino ‘tenero', il suo sembrare un pesce fuor d'acqua. Di certo ha dimostrato grande autoironia commentando sui social:

"A un certo punto decido di parlare, promesso".

Bravo Alvin, tanta gavetta e poi un programma tutto suo

Ne è passato di tempo da quando Alvin esordiva alla conduzione di ‘Disney Channel'. Era il 1998 e da allora, il presentatore – all'anagrafe Alberto Bonato – ha messo sempre passione, impegno e umiltà in ogni esperienza lavorativa. Tra le trasmissioni più recenti a cui ha preso parte ricordiamo ‘Verissimo' con Silvia Toffanin, ‘About Love' con Anna Tatangelo e ‘L'isola dei famosi' con Alessia Marcuzzi. Ora la sua grande occasione è arrivata. Alvin, dopo tanta gavetta, ha avuto modo di condurre un programma tutto suo. ‘Bring the noise' ha il sapore del coronamento di un sogno e di un merito riconosciuto, anche se lui assicura di avere atteso questo momento senza ansie. Ma è proprio il caso di dirlo, bravo Alvin.

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