Bonolis criticato dalla comunità filippina per la gag: “Ci indigna”
Il diretto concorrente in quella fascia oraria, L'Eredità, è stato vittima negli ultimi giorni di una contestazione dovuta a probabili brogli, per concorrenti che sembravano più che preparati alle domande che gli avrebbe fatto Carlo Conti. Ma Paolo Bonolis pareggia i conti grazie ad una gag, per altro insulsa, proposta durante il suo "Avanti un altro", quiz pomeridiano con il quale il conduttore romano è riuscito a rimarginare l'immenso divario d'ascolti che Rai1 aveva poso negli anni scorsi in quella fascia (perché guardare "Avanti un altro" anziché "L'Eredità"?). A protestare contro Bonolis è la comunità filippina in Italia, che contesta al conduttore un personaggio proposto durante le recenti puntate, ritratto bozzettistico della più becera caricatura che in Italia abbiamo fatto di coloro che provengono dalla Repubblica delle Filippine: ovvero l'associazione automatico al collaboratore domestico.
In sostanza Bonolis si mette in testa un parrucca, esattamente identica a quella usata da Marco Marzocca nel suo speculare personaggio proposto a Zelig e, parlando in maniera incomprensibile, fa le domande ai concorrenti mentre finge di spolverare la sua postazione. Nel frattempo, l'inno nazionale filippino suona e lui, mette sul cuore stessa mano con cui tiene lo straccio. La comunità filippina, nella fattispecie il consigliere di Roma Capitale Romulo Sabio Salvador, ha inviato una lettera all’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, all’Agcom e aMediaset, motivando la protesta in questo modo, sottolineando naturalmente anche il momento particolare che attraversa il paese, a causa del terribile tifone che la settimana scorsa ha causato migliaia di morti:
La comunità è indignata dalla rappresentazione del nuovo personaggio proposto dal presentatore Bonolis, ‘Il filippino’, il quale propone uno stereotipo così limitante del Filippino, che parla in maniera incomprensibile e lavora come collaboratore domestico. L’aspetto più offensivo della caricatura risiede nell’utilizzo, durante l’introduzione del personaggio, della base musicale dell’Inno nazionale filippino ascoltato dal presentatore stringendo sul cuore uno straccio per spolverare. Questa parodia è ancor più deprecabile in quanto in onda in una fascia oraria che annovera tra gli spettatori anche adolescenti e bambini, contribuendo in questo modo a diffondere un messaggio diseducativo che si contrappone al principio di integrazione fra culture che dovrebbe, invece, essere incoraggiato in una società multietnica come la nostra. Infine, ma non meno importante, quanto descritto ha particolarmente toccato la sensibilità della comunità Filippina che in questo momento delicato di lutto nazionale, a causa del tifone Haiyan, avrebbe bisogno di sostegno morale anziché di offese gratuite alla propria dignità.