Bill Cosby, dopo le molestie anche una querela per diffamazione
Non si arresta il ciclone dello scandalo e dei guai giudiziari che si è abbattuto su Bill Cosby. Dopo le accuse di molestie sessuali da più di 18 donne, arriva anche una querela per diffamazione da parte di una delle donne che avrebbe subito violenze dall'attore de "I Robinson" negli anni '70. Si chiama Tamara Green, ex attrice e modella, che ha intentato causa contro il popolare attore che l'avrebbe "pubblicamente bollata" come una bugiarda attraverso le dichiarazioni rese note dal suo avvocato difensore, atte ad esporre il disprezzo dell'attore nei suoi confronti. Walter M. Phillips, l'avvocato chiamato in causa, si è rifiutato di commentare, intanto attraverso tutti i suoi rappresentanti Cosby ha continuato a negare tutte le accuse da parte delle 18 donne, in merito alle presunte violenze sessuali.
La prescrizione. Giuseppe Cammarata, avvocato di Washington DC, che rappresenta la signora Green ha reso noto che "questo processo ci offrirà l'opportunità di capire chi è che stava veramente mentendo", riferendosi a Bill Cosby, ponendo l'attenzione che i presunti reati per molestie sessuali sarebbero ormai caduti in prescrizione. Nella querela Tamara Green chiede un risarcimento non ancora quantificato. La presunta violenza ai suoi danni sarebbe stata messa in atto con l'ormai noto sistema, già menzionato da Judith Hut: Cosby le avrebbe offerto alcune pillole in capsule rosse e grigie, dicendole che erano per il mal di testa. Molto presto la Green iniziò ad avere una sensazione di debolezza e vertigini, Cosby avrebbe così avuto vita facile nel suo "assalto sessuale".
Nel racconto di Tamara Green, emerge un aspetto agghiacciante: avrebbe detto più volte a Bill Cosby di sentirsi morire, nel tentativo di fermarlo, ma Cosby non si è fermato se non quando è riuscita a ribaltare una lampada da tavolo e a divincolarsi. Intanto sulla Walk of Fame di Bill Cosby, sono apparse delle ingiurie scritte con un pennarello: "Stupratore!".
