“Beverly Hills 90210” compie 25 anni, è la serie tv più riuscita di sempre
Non c'era bisogno di un quarto di secolo perché "Beverly Hills 90210" entrasse di diritto nella mitologia della televisione contemporanea, era già storia da diversi anni. La serie tv prodotta da Aaron Spelling andava in onda, per la prima volta negli States, il 4 ottobre del 1990, agli albori dell'ultimo decennio del secolo scorso, ed ha cambiato completamente la logica della serialità televisiva. Beverly Hills inventava un nuovo genere, parlava dei ragazzi ai ragazzi, senza un approccio paternalistico alla "Happy Days", privo della necessità di un finale conciliante, ma occupandosi dei problemi che caratterizzavano le nuove generazioni in quegli anni. Soprattutto parlava delle vite della upper-class americana, ragazzi ricchi, con possibilità economiche tutt'altro che irrilevanti, le cui problematiche erano appunto il prodotto di questo agio. Le droghe, l'AIDS, l'alcool e la sessualità, oltre ai rapporti con i genitori, i problemi di coppia di questi ultimi e tutto quello che gli anni '90 hanno esacerbato in maniera quasi irreversibile.
L'arrivo del tv drama sui teleschermi di mezzo mondo ebbe un effetto ciclone e naturalmente i ragazzi si identificarono con una serie che fa delle sue dieci stagioni un elemento di eccezionalità. La lunga durata dimostra infatti che, al netto di un possibile interesse usurato del pubblico, dei personaggi che crescono e della mancanza di sensazione di novità, dal 1990 al 2000 Beverly Hills ha sempre e comunque raccontato qualcosa ed ha dato voce ai pensieri, le preoccupazioni di diverse generazioni cresciute in quegli anni, definitivamente maturate. Così come i personaggi della serie, tutti inesorabilmente diventati grandi, con più o meno difficoltà in grado di superare delle crisi personali.
Gli elementi chiave di Beverly Hills
Inutile dire che ad amalgamare tutto questo insieme di fattori e renderlo funzionante sono stati i protagonisti, azzeccatissimi, della serie televisiva. Ognuno dei protagonisti di Beverly Hills 90210 rispecchiava un tipo umano differente, incarnandone alla perfezione le caratteristiche. Funzionavano i luoghi, il lusso e la bellezza dilaganti, il tutto inserito in una sfera di normalità che dava il senso della quotidianità degli eventi. Ineccipibile inoltre la scrittura e la scelta degli attori per i singoli peronaggi, il tutto perfetto per lo scopo prefissato: senza non sarebbero nati il sex symbol Dylan McKey, il personaggio amatissimo di Kelly e il rapporto di amore-odio con Brenda, la femme fatale Valery e l'espressione perfetta della ragazza virginale di Donna, che quella verginità la perderà proprio nell'ultimo episodio della serie, in cui sposa David. Aldilà dei gusti e dell'opinione culturale sul prodotto, per successo ottenuto e rilevanza, Beverly Hills 90210 si può definire la serie tv più riuscita di sempre.
Gli attori, "meteore" del mondo dello spettacolo
Quello che sorprende è però un dato comune a tutti gli attori della serie, ovvero che al netto di una visibilità enorme in quegli anni, non c'è uno dei protagonisti di Beverly Hills 90210 che non abbia finito per diventare un'autentica meteora del mondo dello spettacolo. Nessuno, da Brian Austin Green a Jason Priestley (vittima di un grave incidente), da Tiffany Amber-Thiessen a Luke Perry (che ha addirittura rinnegato la serie) che sia divenuto una vera star del cinema. Paradossalmente oggi parliamo di Beverly Hills in relazione alle vicende da vip decaduti dei protagonisti, gli inciuci e il gossip su quanto accadesse sul set e i film sui segreti di Beverly Hills. Si parla di Tori Spelling, Donna nella serie, alle prese con i drammi matrimoniali e i pochi soldi che le avrebbe lasciato in eredità suo padre; oppure ancora del destino professionale di Ian Ziering, che oggi è uno spogliarellista. Molti hanno avuto altri ruoli in tv, come la stessa Jennie Garth, ma in ogni caso nessuno sembra aver avuto la fama che l'enorme successo del telefilm lasciava presagire. Ma, riflettendoci, questo dato sembra accomunare tutti i tv drama giovanili nati nell'ultimo quarto di secolo, visto che Melrose Place come Dawson's Creek, o ancora il più recente The O.C. hanno fatto emergere volti di rilievo che abbiano avuto gran fortuna nel mondo dello spettacolo.