Berté: “Io e Mimì invidiavamo gli orfani. Il dolore per la sua morte non passa mai”
Una grintosa Loredana Berté è stata ospite del salotto di Domenica Live. Dopo essersi esibita in alcuni dei suoi più grandi successi, si è raccontata partendo dalla sua infanzia e dal difficile contesto familiare.
"Io e Mimì pensavamo di essere state adottate perché non c'entravamo niente con la nostra famiglia. Invidiavamo gli orfani che almeno potevano essere adottati e scegliersi i genitori. Mio padre lo vedo solo ai funerali. Quando avevo 5 anni andò via di casa e abbiamo brindato."
Impossibile non parlare di Mia Martini e del suo tragico destino. Loredana Berté ha ribadito che la scomparsa della sorella è un dolore che non si è mai affievolito:
"Dicono che il tempo cancelli il dolore, ma non è vero. Per me è come se fosse ieri. Lei voleva regalarmi un cellulare ed io ho detto no. Quel giorno del 1995, il telefono di casa mia suonava insistentemente ma non ho risposto. Avevo dato buca ad un concerto e pensavo fossero loro. […] Quel giorno ho perso la telefonata della mia vita. Cosa me ne frega ora di avere un telefonino. Dopo quello, sono restata talmente scioccata che non mi importa niente né del telefono, né dei social network."
La cantante è tornata con il pensiero alla cattiveria che alcuni colleghi hanno riservato a sua sorella, diffamando il suo nome con ridicole dicerie.
"La gente è stata cattiva con lei. Per 15 anni non ha voluto nemmeno uscire di casa. Non ha voluto più cantare. De Gregori l'aveva chiamata per dirle che aveva scritto una canzone per lei, "La donna cannone". Ma lei ha risposto "Non canto più." Nessuno sa cosa sia successo quella sera del 1995. Io non riesco a darmi pace. Avrei potuto fare due, tre viaggi di meno e capirla un po' di più. È stato terribile. Io ho litigato con la vita per questo e non farò mai più pace. Dio dov'era?"
Loredana Berté ha raccontato cosa è accaduto dopo che ha appreso la terribile notizia della morte della sorella:
"Sono rimasta sola. Mi sono chiusa in casa, Renato (Zero) cercava di consolarmi dicendo facciamo un brano stupendo insieme. Si riferiva a "I migliori anni". Gli ho risposto "Sono a lutto" e mi sono chiusa in casa tre anni. Ora sono sola. Sola, sola, sola."