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Beppe Vessicchio su Amici: “Una conquista straordinaria per la musica”

Il direttore d’orchestra parla del talent in un’intervista, esaltando il contributo che la trasmissione ideata da Maria De Filippi ha dato al mondo della musica italiana: “Sono stato felice di sapere che alcuni giovani abbiano imparato in quell’occasione il linguaggio musicale e abbiano deciso di proseguire diplomandosi al Conservatorio”.
A cura di Andrea Parrella
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Tra i programmi più longevi della Tv italiana, certamente tra quelli di maggior successo, impossibile non annoverare Amici. Giunto quest'anno alla sua ventesima edizione, il talent ideato da Maria De Filippi è diventato una perfetta fucina per il mondo dello spettacolo, si tratti di danza o di canto.

Le parole di Vessicchio su Amici

Ne sa qualcosa Beppe Vessicchio, per anni volto del programma di Canale 5, che ha assistito all'evoluzione del progetto, inizialmente accolto con una certa dose di pregiudizio e poi diventato centrale nel sistema dello spettacolo italiano. Il direttore d'orchestra, simbolo del Festival di Sanremo dove per anni ha affiancato decine di artisti diversi, ha parlato della trasformazione del programma nel corso degli anni in un'intervista a SuperGuida Tv. Dagli albori della fase embrionale, quando ancora si chiamava "Saranno Famosi", alla forma definitiva di "Amici":

Ho vissuto il passaggio da “Saranno Famosi” ad “Amici”. In quegli anni c’era l’idea che la didattica potesse essere di supporto alla crescita artistica di un ragazzo. Sono stato felice di sapere che alcuni giovani abbiano imparato in quell’occasione il linguaggio musicale e abbiano deciso di proseguire diplomandosi al Conservatorio. Questa è stata una conquista straordinaria perché oggi ci sono tanti artisti che passano sul palcoscenico ma che poi diventano meteore.

La vittoria dei Maneskin a Eurovision

Beppe Vessicchio, di cui recentemente abbiamo scoperto gli inizi artistici da comico con il trio napoletano Trettrè, ha parlato nella stessa intervista anche della vittoria dei Maneskin all'Eurovision, affermando che "ha rappresentato un cambiamento. Siamo immersi in un vortice digitale e il lavoro dei Maneskin con strumenti tradizionali come il basso, la chitarra e la batteria riconduce alla formula classica della cantina in cui i ragazzi possono misurare non solo le loro loro abilità ma aspirare ad una crescita".

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