Beppe Grillo: “La7 è la tv più faziosa, andrebbe chiusa”
Sono durissime le parole che Beppe Grillo riserva a La7, la piccola rete di Telecom Italia che in questi ultimi anni ha avuto un vero e proprio exploit grazie a dirigenti più attenti ai contenuti, alla qualità e soprattutto grazie all'eccellente idea di puntare esclusivamente sulla politica e sull'attualità. La7 è la tv che parla senza mezzi termini, senza peli sulla lingua, di politica giorno e notte con programmi di ogni tipo: tra i principali ricordiamo Servizio Pubblico di Michele Santoro e chiaramente il fiore all'occhiello di La7, il Telegiornale condotto da Enrico Mentana, giornalista che ha lasciato il Biscione per intraprendere una nuova avventura, quasi un tuffo nel vuoto, che si è rivelato invece un grande successo. Con lui – o meglio grazie a lui – il Tg di La7 ha acquisito popolarità e credibilità, oggigiorno è considerato uno dei tg più autorevoli della tv italiana che non si occupa, a differenza di altri, del maltempo o dell'inizio dei saldi.
La7 è una televisione faziosa, così l'ha definita Beppe Grillo da sempre in collisione con la stampa italiana, definendola come un "canale fuori controllo con figuranti strapagati nonostante abbia perso circa 70 milioni di euro nel 2012". Nessuno ha mai nascosto che La7 attualmente non gode di buona salute, dal punto di vista economico, e proprio per questo è ancora ufficialmente in vendita. Peccato che non sia arrivato l'accordo, peccato che i mesi passano e La7 rimane lì, sempre nelle mani di Telecom Italia. Una dichiarazione fortissima quella di Grillo che arriva dopo l'intervista al sindaco di Parma Pizzarotti trasmessa da Servizio Pubblico: il programma d'informazione in prima serata di La7 avrebbe montato male l'intervista, tagliando le risposte e rendendole ridicole ed incomprensibili.
La7 deve chiudere secondo Beppe Grillo che se la prende con i conti in rosso dell'Azienda televisiva (che invece fa scuola al duopolio Rai-Mediaset):
Chi paga le perdite? TiMedia ne detiene la proprietà, quindi finanziamo tutti noi con le bollette, peggio del canone. Franco Bernabè, l'ad di Telecom, sta cercando di venderla, per ora senza successo. Se non ci riuscirà gli rimarrà solo l'asta pubblica […] Partecipare potrebbe essere un'opportunità, non per rilanciarla, ma per chiuderla.