Beppe Fiorello come Domenico Modugno: “Avevo paura di girare”
L'uomo Rai. Beppe Fiorello non sbaglia un colpo, forte del traino che ci sarà al Festival di Sanremo 2013, adesso tutto è pronto per il lancio di Volare, la fiction dove interpreta Domenico Modugno. Da anni in Rai si pensava di fare una fiction su Domenico Modugno, si aspettava solo che arrivasse il giusto tempo, il giusto attore, la giusta sceneggiatura. Andrà in onda lunedì 18 e martedì 19 e la storia sarà vista dagli occhi di Domenico Modugno/Beppe Fiorello, quindi quella del ragazzetto del sud che arriva a Roma per fare fortuna come attore, finendo a diventare il cantante più famoso del mondo. Fiorello racconta il suo ruolo, pesante e delicato, spiega che in alcuni momenti ha addirittura sofferto:
Rischio di apparire posseduto dallo spirito di Modugno. Ho passato momenti di sconforto prima di girare. Avevo paura. Ho sofferto perfino. Chi mi ha preso per i capelli e incoraggiato, ripetendomi che solo io avrei potuto farlo, è stato Milani. Lui e mia moglie si meritano un monumento. Dovevo cantare come lui, ma senza imitarlo. Ho avuto bisogno di un preparatore atletico con la chitarra, ma nella mia voce mancava sempre la "punta". E quanto l'ho cercata ‘sta punta! Poi ho voluto un chitarrista di flamento perché Modugno con la chitarra era un virtuoso, faceva qualunque cosa, la pizzicava, la tamburellava, la scuoteva. Ho sentito tutte le sue canzoni e alla fine ho capito che potevo solo farle col cuore, e buttarmi.
"Modugno mi fa pensare a mio padre". Il punto di contatto è stato trovato nei rapporti familiari dell'attore, perché Domenico Modugno, uomo del sud, rievocava a Beppe la figura di suo padre. Alla fine pare che non ci sia nessuno in grado di cantare Modugno meglio di lui, persino suo figlio Massimo, ha dovuto riconoscere che le canzoni di suo padre come le canta Beppe non le ha mai cantate nessuno.
Modugno mi fa pensare a mio padre. Era una guardia di finanza che lavorava alla radio dell'arma per dar la caccia a delinquenti e contrabbandieri. Tra un avviso e un altro, però, cantava e raccontava storielle. Ricordo benissimo quando cantà Amara terra mia di Modugno. Modugno cantava cose vere, era un grande uomo. Da ragazzino la prima canzone che ho amato è stata La lontananza, ma adesso le conosco e le amo tutte. La sveglietta che fa tic-tac, tic-tac mi ha fatto penare, ma quando l'ho cantata davanti a suo figlio Massimo, mi sono sentito dire che lui non era mai riuscito a cantarla così bene.
Volare, un successo annunciato. Sale il valore della fiction Rai, con il suo prodotto di maggior rilievo per questo nuovo anno. Con il traino di Sanremo, i dirigenti si aspettano un 40% di share. Noi azzardiamo, perché il nome Fiorello porta bene a Viale Mazzini: diciamo 50%?