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Bassetti querela Paragone per diffamazione: “Un atto dovuto verso mio padre scomparso”

Matteo Bassetti ha querelato Gianluigi Paragone per le parole spese nei suoi confronti a Non è l’Arena. Il senatore aveva messo in dubbio che il ruolo di primario dell’infettivologo al San Martino di Genova non sia una conseguenza di studio e merito: “È un figlio di papà”.
A cura di Giulia Turco
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Matteo Bassetti ha querelato per diffamazione Gianluigi Paragone dopo le parole che ha speso nei suoi confronti in studio a Non è l’Arena, nella puntata del 17 novembre. L’infettivologo e il senatore avevano dato vita ad una discussione dai toni accesi, nata in tema di vaccini e sposata poi su un piano personale. Paragone ha messo in dubbio che il Primario del San Martino di Genova ricopra il suo ruolo per studi e merito: “È un figlio di papà”. Bassetti, come promesso, si è mosso per vie legali. Lo ha fatto sapere con un post su Facebook che mostra un suo scatto in compagnia del padre davanti al New Heaven Hospital, dove nel 2001 ha svolto un master in malattie infettive all’Università di Yale. “Un atto dovuto non solo per dignità del sottoscritto ma soprattutto per mio padre, un padre retto e un Uomo stimato, prima ancora che grande Medico e Professionista".

Lo scontro tra Bassetti e Paragone a Non è l’Arena

Nella puntata del 17 novembre del talk show di Giletti, l’infettivologo, primario del reparto malattie infettive al Policlinico San Marino di Genova, aveva chiuso il suo intervento lanciando una stoccata al senatore Paragone che poco prima si era espresso sul tema dei vaccini e della nova ondata di contagi in Italia. “Lo scopo principale del vaccino è quello di evitare la malattia grave e quindi il ricovero in terapia intensiva. Il secondo obiettivo è quello di ridurre il contagio. Non è vero che il vaccino non previene il contagio, lo prevede in 3/4 dei vaccinati. Prima si studia, si prende una laurea in medicina e poi si parla”, lo aveva gelato Bassetti. Paragone aveva replicato con toni accesi spostando la discussione sul piano personale, mettendo in dubbio la meritocrazia della posizione dell'infettivologo: “Lei ha ragione, peccato che non ho più un papà che mi piazza nello stesso reparto suo. È un figlio di papà, ci sta”.

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La querela di Matteo Bassetti

Una provocazione che il primario non ha affatto digerito, replicando stizzito in studio: “Mio papà è morto 17 anni fa e io la mia carriera l’ho fatta come tutti”. Bassetti aveva promesso di muoversi per vie legali: “ "Scusi Giletti. Paragone ha detto una cosa gravissima, ha detto che sono primario grazie a mio padre. Io ho vinto regolari concorsi con un curriculum, domani riceverà una querela. Lei sarà querelato". Così ha fatto, spiegando pubblicamente con un post su Facebook il motivo della sua decisione:

Ogni promessa è debito e, come promesso, questa mattina, il mio Avvocato Rachele De Stefanis ha depositato la denuncia querela nei confronti di Gianluigi Paragone per diffamazione aggravata a seguito di quanto accaduto il 17/11 durante la trasmissione @nonelarena di Massimo Giletti. Non ho un padre che mi piazza lì alla Clinica di Malattie infettive di Genova dove sei adesso, ha detto Paragone. Peccato che mio padre, purtroppo, sia prematuramente scomparso il 12/9/2005 ed io abbia ottenuto la cattedra di malattie infettive a Genova nel Novembre 2019, cioè oltre 14 anni dopo la Sua morte. Un atto dovuto non solo per dignità del sottoscritto ma soprattutto per mio padre, un padre retto e un Uomo stimato, prima ancora che grande Medico e Professionista.
Non resta che attendere che la giustizia faccia il suo corso.

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