Barbara D’Urso su chiusura Live Non è la D’Urso: “Non per ascolti bassi, mi attaccano a prescindere”
È una Barbara d'Urso grintosa quella che parla per la prima volta dopo la fine della stagione televisiva e la scelta di Mediaset di rivedere il suo ruolo, chiudendo programmi come Domenica Live e Live-Non è la d'Urso. Ci sarà comunque tutti i giorni su Canale 5 con Pomeriggio 5 e in un'intervista al Corriere della Sera aggiunge che, nonostante i weekend liberi, tornerà in prima serata:
Ci saranno proposte di intrattenimento in prime time per me. È un passaggio necessario […] è in maturazione una prima serata d’intrattenimento e, dal 6 settembre, riparte l’informazione quotidiana di Pomeriggio 5 sulla rete ammiraglia.
"Ascolti bassi? Falso, la mia Tv piace"
La conduttrice parla per la prima volta delle aspre critiche che hanno accompagnato il racconto di questo suo ridimensionamento. Tante le cose per le quali, in particolare nell'ultimo anno e mezzo, è stata messa in discussione. Tra queste l'eterno riposo recitato in diretta con Salvini, di cui non si pente affatto: "Era improvvisata. Ma se fosse stato il panettiere o la commessa a voler recitare un Eterno Riposo io che prego sempre la Madonnina, istintivamente, lo avrei fatto con loro". Una televisione, quella di Barbara d'Urso, diventata negli ultimi anni emblema del cosiddetto trash, accusa dalla quale lei si divincola così:
Ho alcuni detrattori, soprattutto sui social, ossessionati da me, che mi attaccano a prescindere chissà perché. Esistono diversi generi di tv. A Live Non è la d’Urso, sono venuti per i faccia a faccia con me tutti, l’ex premier, i politici, i ministri più importanti. Poi, c’era un “volta pagina” dove ho cercato di portare grandi risultati con un budget molto contenuto, rispettando le esigenze dell’azienda
Ecco perché non ha alcun pentimento per quella Tv: "Ho fatto ciò che potevo e che, fra l’altro, piaceva alla gente: quel rumore di fondo per cui Live Non è la d’Urso ha chiuso perché non faceva ascolti è falso".
La fuga da casa a 18 anni
La prima stagione dopo tanti anni in cui avrà dei weekend liberi, così guarda al prossimo anno Barbara d'Urso, che torna a raccontare il contesto da cui, giovanissima, decise di scappare per inseguire un sogno che la portò a lavorare in televisione. Dopo la morte della madre, visse per alcuni anni con il padre, che però si ricostruì una famiglia, cosa che lei ha sempre faticato ad accettare, fino alla fuga di casa a 18 anni: "Si era risposato, erano arrivati altri tre fratelli e, quando stava per lasciare questa nostra meravigliosa famiglia allargata per un’altra, non potei accettarlo". E aggiunge:
Gli dissi che me ne andavo e lui: se te ne vai, per me, sei morta. Così è stato, per quattro lunghi anni. Uscii con sole 15 mila lire in tasca. Non sapevo far niente, ma ero una bella ragazza. Iniziai a sfilare per i campionari, mi ci pagavo una stanza. Poi tentai il salto a Milano.
Un padre di una severità rara, in particolare riguardo la sua vita sentimentale, racconta la conduttrice: "A tavola, un giorno, mia sorella dice: ti ha telefonato il tuo… E fa il nome di un ragazzino. E io: non puoi dire le mie cose a tutti. Papà dice: io non sono tutti, sono tuo padre. Senza battere ciglio, prende la zuppiera di spaghetti e me la spacca in testa. Era il suo modo d’insegnare il rispetto. Però mi ha picchiata solo una volta. Avevo detto che ero a una festa, non era vero. Mi diede due scudisciate col frustino da cavallo che ricorderò sempre".