Barbara D’Urso e le sue sofferenze nel libro “Tanto poi esce il sole”
Emergono così le poche immagini impresse nella memoria della conduttrice della sua mamma, persa all'età di 11 anni, dopo 4 anni di malattia. Barbara D'Urso porta nel cuore solo i ricordi più dolorosi del rapporto con la genitrice e quelli più belli non le son tornati alla mente neanche con l'aiuto dell'analisi, forse poichè incancellabile è l'immagine della mamma, malata.
Anche dal letto, però, la signora D'Urso si faceva sentire e agitava il cucchiaio di legno per farsi ascoltare dalla birichina Barbara, qualora a tavola facesse delle marachelle. La conduttrice era costretta a mangiare alle 19.30, ogni giorno e non doveva avere distrazioni: se non filava liscio, la rinchiudevano in uno stanzino. Barbara ricostruisce così la sua infanzia solo grazie ai racconti dei parenti, che ricordano il rigore imposto dalla signora e signore D'Urso.
Le punizioni di papà D'Urso
Anche sul papà vengono a galla ricordi non piacevolissimi, da parte della conduttrice, come le "scudisciate" con il frustino da cavallo per un ritardo della 15 enne Barbaraoppure la grossa umiliazione a tavola, dopo una cattiva risposta al padre, che si alzò e rovesciò sulla povera
D'Urso tutta la scodella di pasta, con capperi e olive annessi. Oggi la conduttrice, che sa cosa vuol dire gestire dei figli, legge nei comportamenti del padre quelli di un genitore che tenta di preservare dal mondo la sua bella 15enne, già troppo carina e al centro dell'attenzione dei ragazzi.
Modestia a parte, la D'Urso ricostruisce nel nuovo libro la sua formazione e il suo percorso di crescita all'interno del suo focolare domestico: il suo rapporto con i genitori è emerso anche a Pomeriggio 5, quando le storie portate nel programma parlavano di padri e figli e in generale del rapporto tra genitori e prole, ma la necessità di scrivere un libro, oltre all'attenzione mediatica e non che può comportare, potrebbe nascondere la volontà della conduttrice di fare un pò di chiarezza nella sua vita e di fissare nero su bianco quello che è stato tra lei e il papà e soprattutto tra lei e la sua mamma, il cui rigore impositivo era solamente un modo per amarla perdutamente.