Barbara D’Urso contro il paparazzo: “Non avete limiti, ve la siete presa con i miei figli”
Nella puntata del 22 gennaio di Domenica Live, Barbara D'Urso è tornata a parlare della rissa tra l'attore Luca Zingaretti e alcuni paparazzi avvenuta a novembre. Uno dei fotografi in questione, Alan Fiordelmondo, è intervenuto in studio, dopo aver accusato la conduttrice di aver travisato i fatti nelle sue trasmissioni.
Nell'episodio, Zingaretti inveì contro il gruppo di paparazzi per difendere le figlie che giocavano al parco con lui e la mamma Luisa Ranieri. Fiordelmondo ha raccontato la sua versione dei fatti:
Le notizie che arrivano qui sono sempre di terza e quarta mano. La verità è una, l'interpretazione delle verità è la non verità. Prendere le difese per amicizia è sbagliato. Il vostro servizio è fuorviante. Quattro fotografi, e non 50 come lui dice, erano a una distanza di 35 metri in un parco affollatissimo. A un certo punto lui decide di uscire dal parco, due di noi lo precedono. Lo vediamo partire come un centurione e abbassiamo le macchine. L'aveva fatto già l'anno prima. Si è scagliato contro un mio collega e ha detto a me: "Ti tiro una capocciata". Così facendo ha battuto la testa contro il mio zigomo, lasciandomi un livido.
L'intervento ha scatenato la reazione di Barbara D'Urso, che ha lasciato il ruolo di conduttrice super partes per dire la sua sull'argomento, scagliandosi duramente contro il fotografo:
Non ho nulla contro i paparazzi, vi ho sempre difeso e rispetto il vostro lavoro, nonostante abbia due persone che dormono la notte sotto casa mia. Però ci sono dei limiti. Zingaretti e Luisa Ranieri si sono fatti fotografare a lungo, quando la bambina si è spaventata Luca si è arrabbiato. Ho due figli non vogliono essere nominati nelle mie trasmissioni e che con la mia vita non c'entrano nulla. Quando mio figlio si è laureato in ospedale, sono arrivati i fotografi sono venuti, che ci hanno seguiti fino alla casa privata dove c'è stata la festa. Lui si è arrabbiato, eppure io non ho detto niente per tutto il tempo. Ma quando un paparazzo su una moto ha iniziato a dire cose bruttissime su mio figlio, hanno dovuto tenermi. Io, quando vado in chiesa a piangere, mi trovo i paparazzi che escono dal confessionale. Rispetto chi fa questo lavoro, ma c'è un limite. Alan, sei arrogante.