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Barbara Alberti sul Me Too: “Jimmy Bennett ha fatto ad Asia Argento ciò che lei fece a Weinstein”

In una lunga intervista rilasciata a Fanpage.it, Barbara Alberti ha espresso la sua opinione su alcune vicende che hanno interessato il mondo dello spettacolo in questi anni, come il caso delle molestie sessuali contro Harvey Weinstein e di conseguenza il MeToo. La scrittrice osteggia fortemente questo movimento e fa delle dichiarazioni piuttosto forti anche su Asia Argento.
A cura di Ilaria Costabile
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Barbara Alberti è una delle protagoniste del mondo della cultura e dello spettacolo italiano. Scrittrice prolifica e da sempre anticonformista, non ha mai esitato a rivelare le sue opinioni anche sulle questioni più spinose. In una lunga intervista rilasciata a Fanpage.it, dopo la sua permanenza nella casa del Grande Fratello Vip, non si è risparmiata nel divulgare il suo pensiero attorno al Movimento Me Too,  in seguito anche alla condanna di Harvey Weinstein e all‘intervento di Asia Argento a Live-Non è la D'Urso. 

Barbara Alberti disprezza il MeToo

L'ex concorrente del reality show di Canale 5 non le manda a dire e, anzi, sottolinea il suo completo disappunto nei confronti di un movimento che aveva la pretesa di sostenere le donne vittime di violenze e abusi sessuali, inizialmente solo ai danni del ricco e potente Harvey Weinstein, ma che non è stato poi ha dimostrato di avere delle falle notevoli che l'hanno trasformato in una ribellione conformista e finta, almeno secondo quanto dichiara la nota scrittrice:

Potrebbe sprofondare nell’Oceano quel movimento, perché è stato falso, di un conformismo, un perbenismo e un puritanesimo inaccettabili. Ha solo scoperchiato lo scandalo internazionale di ricatti nel mondo del cinema. Ma non sei molestata quando sei una attrice, ma quando hai 700 euro al mese e un figlio disabile e non puoi dire di no. Noi donne dobbiamo pagare una tassa per lavorare. Le ragazze del #MeToo di questo sono totalmente colpevoli. Non erano disgraziate, ma belle, giovani, talentuose, star internazionali e la dai a quel rospo per fare un film in più? Ma non hanno un minimo di orgoglio? Ai bambini bisogna insegnare l’inviolabilità del proprio corpo. Weinstein non era Hitler, c’è chi ce l’ha fatta anche senza di lui. Si sono tenute dentro tutto per vent’anni e poi hanno fatto questa psicoanalisi di massa. Il #MeToo è diventato una passerella che non è servita alle donne di tutti i giorni

Le parole su Asia Argento

Barbara Alberti non ha remore nemmeno nei confronti di Asia Argento, una delle prime che ha dato vita a questo movimento, dal quale poi lei stessa si è allontanata. L'attrice ha più volte raccontato di essere stata vittima degli abusi del fondatore della Mirmax, ma il MeToo da lei ampiamente sostenuto le si è ritorto contro quando Jimmy Bennett ha dichiarato di aver subito degli abusi proprio dalla figlia del noto regista, quando lui aveva solo 17 anni. A questo proposito la scrittrice dichiara:

Lei aveva 36 anni e lui 17, ma cos’è una violenza? Questo ragazzo gli ha fatto lo stesso scherzo che lei ha fatto a Weinstein. Invece lei avrebbe dovuto rispondere: è vero, e allora? È reato? Per me no, perché a 17 anni un ragazzo sa benissimo cosa sta facendo. Fino a qualche anno fa era favorito il rapporto con le donne più grandi, con la definizione volgarissima di “nave scuola”. I ragazzi hanno sempre desiderato una donna più matura. Sul femminicidio salterei la forma, ma se ci fosse stato il preticidio o il maschicidio sarebbero già state varate delle leggi speciali.

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