Avanti un altro, Gerry Scotti sulla domanda sbagliata: “Pagherei il premio di tasca mia”
Nei giorni scorsi, una vera e propria bufera si è abbattuta su Gerry Scotti. Alcuni spettatori lo hanno accusato di non aver posto l'ultima domanda del gioco finale di "Avanti un altro" in maniera chiara, portando così il concorrente a perdere 30 mila euro. Il presentatore ha detto: “Don Giovanni o Casanova, chi dedicò un’opera… Mozart?”. Il concorrente Alessio Papa, non comprendendo quale fosse la domanda, ha tentato di indovinare dicendo "Casanova". Il quiz prevede che si dia la risposta sbagliata. Dunque, Papa ha visto sfuggirsi tra le mani il premio. Data la polemica sollevatasi, Gerry Scotti ha voluto dire la sua a "Tv, Sorrisi e Canzoni".
“Sono molto dispiaciuto per quello che è successo. Credo di essere il conduttore italiano che ha posto più domande in tv negli ultimi 20 anni. E quello che ha premiato il maggior numero di persone. Spesso mi sono sentito dire che ero troppo generoso, che aiutavo troppo i concorrenti. Alessio Papa, mi era tra l’altro molto simpatico, e io per primo ero incredulo e dispiaciuto per com’era finita la sua prova: credo che dalla registrazione si noti”.
Ha spiegato, quindi, il problema che lo ha portato a non leggere in modo chiaro la domanda. A quanto pare, c'era un refuso nel testo.
“Alla prima lettura, pochi istanti prima, avevo “dribblato” il refuso correggendolo mentalmente. Alla seconda lettura, invece, ho avuto un’esitazione legata proprio a quell’errore scritto. Anche a Buffon può scivolare un pallone, anche Pirlo può sbagliare un rigore. Quanto al suono che sanciva la fine del gioco, non sono io a comandarlo. Ho sentito dire che è arrivato con qualche decimo di secondo d’anticipo ma, ripeto, durante il programma non ho modo né di “governarlo” né di controllarlo”.
Gerry Scotti è sinceramente dispiaciuto per l'accaduto. Lo dimostra il fatto che si è offerto di rimediare in prima persona:
“Sono sinceramente mortificato per quello che è successo, e sono pronto a fare qualunque cosa per rimediare. Mi sono anche offerto di pagare di tasca mia il premio, ma mi è stato risposto che il concorrente ha fatto ricorso e che in alcun modo il mio intervento era opportuno. […] Ciò che più mi addolora, però, è che un incidente del genere qualcuno possa mettere in dubbio la mia professionalità”.