Attrice di The Walking Dead tenta di avvelenare Obama, condannata a 18 anni

Shannon Guess Richardson è un'attrice che ha recitato in serie tv di successo, come The Walking Dead e The Vampire Diaries. In queste ore, però, si sta parlando di lei per questioni ben diverse che la sua passione per la recitazione. Secondo quanto riportato da "The Independent", infatti, la donna è stata condannata a 18 anni di carcere. Il motivo? Della sua storia si parlò già lo scorso anno, quando nell'ambito del Datagate, si venne a sapere che "gli USA controllavano la posta". Per l'esattezza i server del servizio postale americano, su indicazione della polizia o FBI, scattavano una foto alla parte esterna di ogni lettera o pacchetto inviato. All'epoca, le autorità si difesero sostenendo che proprio grazie all'applicazione di questo metodo di sicurezza, erano riusciti a smascherare l'attrice Shannon Guess Richardson, rea di aver inviato al presidente Barack Obama, delle lettere contenenti ricina, un veleno potente e letale per cui non esiste antidoto.

"Shannon Guess Richardson è stata condannata a 18 anni di carcere"

Un tribunale texano ha stabilito la pena da scontare. Come già specificato, l'attrice dovrà trascorrere 18 anni in carcere. Le lettere avvelenate, contenenti anche messaggi minatori, furono inviate anche all'allora sindaco di New York Michael Bloomberg e al presidente di un’associazione che si batte per limitare la diffusione delle armi.

La lettera a Michael Bloomberg

Nella missiva inviata a Michael Bloomberg, l'attrice scrisse:

“Il diritto di portare delle armi è un mio diritto costituzionale, donatomi da Dio, e l’eserciterò fino alla mia morte. Quello che si trova in questa lettera non è nulla rispetto a ciò che ho pianificato per voi."

Minacciò in oltre, di sparare un proiettile alla testa a chiunque si fosse presentato a casa sua per infastidirla.

La ricina era stata acquistata su internet

L'attrice aveva trovato in rete il veleno letale e lo aveva acquistato per portare a termine il suo piano. Shannon Guess Richardson, una volta smascherata, incolpò il marito di aver inviato le missive. Il giudice, però, non le ha creduto e le ha inflitto una pena di 216 mesi di carcere e più di 367mila dollari di multa. Il procuratore federale John Bales ha commentato:

“La sentenza di oggi mette fine in modo giusto e appropriato a uno dei casi più strani e bizzarri."