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Attacco di tosse “fatale” per Lilli Gruber, Otto e Mezzo finisce in anticipo

Inconveniente per la conduttrice in chiusura della puntata di Otto e Mezzo del 28 marzo. Un attacco di tosse le impedisce di terminare i saluti finali della puntata.
A cura di Andrea Parrella
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A pochi metri dal traguardo, un intoppo ha impedito a Lilli Gruber di portare a termine la puntata di Otto e Mezzo del 28 marzo. Tutta colpa di un attacco di tosse, che è entrato a gamba tesa sui suoi saluti finali ai telespettatori della trasmissione e l'abituale lancio della trasmissione in onda su La7 in prima serata. La conduttrice, comprendendo la difficoltà a parlare, ha fatto un chiaro gesto alla regia per far intendere di non essere in grado di continuare la frase che stava pronunciando e, di conseguenza, le luci si sono immediatamente abbassate per dare il segnale della conclusione della puntata.

La reazione degli ospiti di Otto e Mezzo

Molto misurata la reazione degli ospiti della trasmissione, tre volti spesso presenti a Otto e Mezzo come Marco Travaglio, Beppe Severgnini e Marco Damilano, che a differenza degli altri due in collegamento, si trovava proprio davanti alla Gruber. I tre si limitano a un lieve sorriso. “Grazie spettatrici e spettatori. Vi lascio ad Atlantide di Andrea Purgatori che stasera parte dallo scandalo Facebook…” è la mezza frase che la Gruber è riuscita a pronunciare, prima dell'attacco di tosse che le ha impedito di di portare a termine la trasmissione.

Nel 2014 un malore per Lilli Gruber

Nel 2014 qualcuno ricorderà che la conduttrice di La7 si allontanò dalla trasmissione per alcune settimane, a causa di un virus che la costrinse a un periodo di forzato riposo, durante il quale fu degnamente sostituita alla guida della trasmissione oramai storica da Giovanni Floris, allora da poco approdato alla rete di Urbano Cairo dopo aver lasciato Rai 3. "Ho avuto un cedimento fisico, un momento di stanchezza totale. Ho tirato troppo la corda e alla fine si è spezzata", così la Gruber aveva raccontato quel malessere, che l'aveva obbligata a correre al pronto soccorso e costretta a cinque giorni di ricovero presso l'ospedale Sant’Andrea di Roma.

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