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Verissimo 2020/2021

Asia Argento: “Ho subito violenze da mia madre Daria Nicolodi quand’ero bambina”

Ospite a Verissimo, l’attrice ha affrontato temi molto delicati, al centro della sua autobiografia. Dal rapporto difficoltoso con la mamma Daria Nicolodi, da cui subì violenze da bambina (“L’ho perdonata, è stata una nonna straordinaria”), alla tragica morte della sorella Anna, passando per le accuse contro il regista Rob Cohen, da cui afferma di aver subito abusi.
A cura di Valeria Morini
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Asia Argento è protagonista della puntata di Verissimo in onda sabato 23 gennaio, con una lunga intervista su temi molto delicati che affronta nella autobiografia Anatomia di un cuore selvaggio. Nel libro ha raccontato di aver avuto un'infanzia difficile, segnata dal rapporto turbolento con la madre Daria Nicolosi (scomparsa da poco) da cui subì episodi di violenza.

Ho iniziato a scrivere questo libro prima di perdere mia madre. Rivelare questo segreto delle violenze ricevute da parte sua spero possa servire agli altri per capire perché in alcuni momenti della mia vita ho reagito in modo aggressivo. Non so perché mia madre mi abbia fatto quelle cose quando ero piccola. Era giovane, con tre figlie, aveva una relazione travagliata con mio padre e si è sfogata su di me. Diceva che ero quella più forte e che quindi potevo prendermi le botte o essere cacciata di casa a nove anni, nel cuore della notte, tanto ce l’avrei fatta.

Asia Argento e mamma Daria, un rapporto difficile

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Daria Nicolodi, morta il 26 novembre 2020, è stata un'attrice di culto, nota soprattutto per il sodalizio professionale con Dario Argento, che è durato ben più della loro relazione da cui è nata la figlia Asia: "I miei genitori si sono separati quando avevo nove anni", ha raccontato la Argento, spiegando di aver lasciato la casa materna quando era un'adolescente: "Il giudice non aveva deciso con chi dovessi stare e quindi facevo la spola da una casa all’altra. Mia madre mi cacciava da mio padre e viceversa e io non ne capivo i motivi. Il giorno del mio quattordicesimo compleanno è stata l’ultima volta in cui mi ha picchiata. Me ne sono andata di casa, ho raccontato tutto a mio padre che, da quel momento, mi ha preso con lui. Quando si è reso conto che ero stata vittima di violenze si è responsabilizzato molto come genitore e mi ha dato una stabilità che non avevo mai avuto. Oggi con papà ho un rapporto bellissimo e intenso, ci sentiamo tutti i giorni e non so come farei senza di lui. È stata la persona che mi è stata più vicina quando mia mamma ha iniziato a stare male". Con il tempo, madre e figlia hanno ritrovato il loro legame e Asia le ha perdonato tutto, anche in virtù dello splendido rapporto che Daria aveva con i suoi figli Anna Lou e Nicola, avuti rispettivamente da Morgan e Michele Civetta.

Ai miei figli lei ha dato tutto quello che non aveva dato a me. È stata una nonna straordinaria e quindi le ho perdonato tutto. Ho dovuto raccontare nel libro le violenze per far capire quello che sono diventata. È stato fondamentale dare a questo rapporto una conclusione positiva, quando l’ho vista l’ultima volta l’ho ringraziata per tutto quello che aveva fatto per me. Non esiste un dolore così, perdere il punto di riferimento più grande dopo un rapporto così contrastato è stato ancora più doloroso. Ma ora che si è chiuso il cerchio posso iniziare a vivere veramente.

La morte della sorella Anna

Un'altra grave perdita subita dalla Argento è quella della sorellastra Anna Ceroli Nicolodi, nata il 9 giugno 1972 dalla precedente relazione di sua madre con lo scultore Mario Ceroli e morta in un incidente stradale il 29 settembre 1994: "Era una ragazza che aveva sofferto tanto e io soffrivo per lei. Vedermela strappata via da un incidente stradale è stato inimmaginabile. Quando è successo sono caduta in una forte depressione, sono stata sei mesi a letto e ho anche fatto uso di molte sostanze stupefacenti, soprattutto ai rave party dove giravano droghe fortissime. Molte persone che conosco hanno subito gravi conseguenze cerebrali permanenti e forse anch’io qualche danno l’ho subito. In quel caso mi ha salvato il cinema".

Le accuse contro Rob Cohen

Asia ha ricordato il caso di Harvey Weinstein, il produttore cinematografico americano condannato a 23 anni di carcere per alcuni casi di stupro. Lei è stata tra le prime a svelare di essere stata una delle sue tante vittime: “Penso che se lo meriti. Non l’ho perdonato perché non si può perdonare una persona che ha fatto quelle cose a così tante donne. Penso che sia nel posto dove merita di stare”. La notizia della settimana su Asia Argento riguarda però un altro personaggio di Hollywood. Ha infatti accusato di violenze anche il regista Rob Cohen, tra i più celebri cineasti americani (ha diretto tra l'altro il primo Fast & Furious). L'attrice sostiene di essere stata vittima di abusi ai tempi in cui girò con lui il film xXx, con Vin Diesel (2002):

Era un predatore e come tutti i predatori ovviamente nega. Durante le riprese del film ‘xXx’ mi ha dato da bere il GHB (la droga dello stupro), che io non conoscevo e che ti fa perdere i sensi. La mattina dopo non avevo capito cosa fosse successo, mi autoaccusavo di aver fatto una cosa che non volevo. Non l’ho denunciato perché non avevo capito cosa fosse successo. L’ho scoperto dopo parlando con un mio amico che mi ha aperto gli occhi su quella sostanza. Non so che cosa porti un uomo a voler andare a letto sostanzialmente con un cadavere. Non volevo raccontarlo per non alzare un nuovo polverone, però altre due donne hanno parlato contro di lui, tra cui sua figlia, e allora l’ho fatto.

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