Asia Argento: “Dopo il Me Too c’è molta ipocrisia sull’argomento e questo fa schifo”
Asia Argento ospite di Serena Bortone a Domani è un altro giorno. L'attrice si è raccontata al nuovo programma del pomeriggio di Rai1, toccando argomenti delicati dal polverone Me Too al rapporto con il padre Dario Argento, col quale sin da ragazza ha avuto un rapporto molto franco e diretto: "A 17 anni mio padre mi disse che mi sarei dovuta pagare da sola la scuola d'inglese perché lavoravo e guadagnavo già i miei soldi. A quella cosa risposi che allora sarei andata a vivere da sola e lui mi disse che da quel momento avrei pensato da sola a me e non mi avrebbe dato più una sostentamento economico. Per me è stato fondamentale, ho imparato cosa voleva dire essere indipendenti. Io credo che oggi ci siano troppi ragazzi troppo protetti dai genitori, troppo ovattati nel nido familiare".
Gli 80 anni di Dario Argento
Dario Argento che nelle scorse settimane ha festeggiato un traguardo di vita importante: "Vedere mio padre mi com mio pare mi commuove perché gli voglio tanto bene, perché sono una donna adulta e lui è un uomo adulto, ora ha compiuto 80 anni e si tirano un po' le somme di una vita. Mio padre è stato ed è un padre meraviglioso".
Il caso Weinstein
Nel corso dell'intervista, che ha avuto anche la parentesi allo specchio, si è naturalmente parlato della vicenda Weinstein: "Mi hanno chiesto semi fosse successa questa cosa e io ho detto di sì". Ma ha quindi aggiunto: "Quello che noto è come ora sia diventato un finto essere bigotti su dei temi. La gente improvvisamente è confusa tra cosa siano le avances e cosa sia la violenza. C'è molto ipocrisia sull'argomento e questo fa schifo". Asia Argento ha quindi individuato un problema culturale nel modo di elaborare un tema complesso come quello scatenato dalla vicenda Me Too: "Il femminismo vecchia guardia di donne che si sono battute per la libertà sessuale e la parità del genere, si è fermata lì. Quello di cui parliamo oggi è un argomento diverso, io so benissimo cosa sia un avance e cosa un abuso di potere".
Quanto a Weinstein, si dice totalmente incapace di applicare il perdono: "Nessuna pietà per lui, anzi non vedo l'ora ci sia l'altro processo a Los Angeles dove rischia altri 29 anni. Come si fa a perdonare uno che ti toglie un senso di innocenza? Io a quei tempi avevo 21 anni, vedevo il mio mestiere come qualcosa di puro, invece ho visto lo schifo che c'è dietro e forse potevo impararlo un po' dopo".
Nel fare un bilancio della sua vita ad oggi Asia Argento ha affermato: "Non posso dire di essere il ritratto della felicità, però posso dire che con tutte le prove che mi ha dato la vita, mi sono sempre rialzata. Credo molto nella resilienza e spero sempre che tutto un giorno quello che ho fatta rivelerà il suo senso. Credo di meritare l'amore e la felicità[…] Mi sono spesso sentito sbagliata e mi sono punita cercando le persone sbagliate al mio fianco".