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Arrivano i Puffi, 35 anni fa per la prima volta in tv

Il 12 settembre 1981 fanno la loro prima apparizione in televisione i “Puffi”, che faranno il loro esordio nazionale in Italia nel 1982.
A cura di G.D.
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Compie 35 anni uno dei cartoni animati che ha maggiormente influenzato e caratterizzato l'infanzia di chi ha vissuto gli anni '80. Parliamo dei "Puffi" o "Les Schtroumpfs", se preferite l'edizione originale francobelga, creazione di Peyo apparsi per la prima volta in una striscia a fumetti del 1959. La prima volta in tv risale al 12 settembre 1981, in onda sulla rete americana NBC. Dovrà passare giusto un anno per vederli anche in Italia, trasmessi da Italia 1 e con l'indimenticabile sigla di Cristina D'Avena.

Come nascono I Puffi

Come nascono I Puffi? Il fumettista belga Peyo si trovava in vacanza al mare in compagnia di amici, chiese ad uno di loro di passargli la saliera. Non gli venne in mente il nome giusto e disse: "Passe-moi le schtroumpf!" ("Passami il puffo!") scatenando risate in tutto il gruppo. Da quel momento Peyo lavorò alla creazione dei puffi, queste creaturine blu con calzoncini e berretto bianco, che ricordava quasi una saliera. Questi personaggi furono inseriti in una striscia a fumetti come secondari, ebbero così tanto successo che si iniziò a sviluppare una storia tutta per loro.

I protagonisti, da Puffetta a Grande Puffo

Indimenticabili i protagonisti del mondo dei "Puffi", ognuno indica un mestiere ed è caratterizzato da una diversa personalità. Partiamo dal leader, l'unico a differire dagli altri per un calzoncini e berretto rossi: "Grande Puffo". È il saggio della comunità ed ha la barba bianca, da tutti è rispettato ed è a lui che ci si affida quando si finisce nei guai. Con la sua esperienza riesce sempre a trovare un modo giusto per risolvere le cose. "Pigrone" è il puffo che non ha mai voglia di stare sveglio e attivo, "Forzuto" è il puffo più forte della comunità ed è caratterizzato dal tatuaggio di un cuore trafitto sull'avambraccio. "Inventore" è il puffo più intelligente, in grado di risolvere i problemi con nuove invenzioni ed è caratterizzato da una matita portata su un orecchio. "Quattrocchi" è il puffo un po' fifone e sempre puntiglioso, pronuncia sempre la frase "Che è meglio". "Vanitoso" è il puffo che non si separa mai dal suo specchio. "Burlone" è il puffo che sorprende sempre tutti con scherzi di ogni genere, su tutti i pacchi esplosivi. "Brontolone" è il puffo che inizia una frase con il solito "Io odio…" e poi c'è "Puffetta", unica donna creata da Gargamella, il perfido stregone aiutato dal gatto Birba, per portare scompiglio tra i puffi.

Le sigle di Cristina D'Avena

Le sigle dei Puffi sono state tutte cantate principalmente da Cristina D'Avena, inserite tra le più famose ed amate anche oggi dai fan della star delle sigle dei cartoni animati. La lista delle sigle è la seguente: "La canzone dei puffi" (1982), "Puffi la la la" (1984), "Che bello essere un puffo"(1985), "Puffa di qua, puffa di là" (1986), "Ogni puffo pufferà" (1987), "Puffi qua e là" (1988), "I puffi sanno" (1989), "Amici Puffi" (1990), "Puffa un po' di arcobaleno" (1996).

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