Arriva una serie sul Mostro di Firenze con Antonio Banderas
Uno dei più inquietanti casi di cronaca della storia italiana sta per essere raccontata in una miniserie internazionale, con una star di prima grandezza come l'attore spagnolo candidato all'Oscar Antonio Banderas. La serie in questione, come svelato in anteprima da Variety, è The Monster of Florence di Studiocanal, vale a dire la ricostruzione del caso del Mostro di Firenze.
Antonio Banderas sarà il giornalista Mario Spezi
La produzione, in sei puntate di un'ora, è tratta dal romanzo-inchiesta Dolci colline di sangue del 2006, scritto dal cronista italiano Mario Spezi e dallo scrittore statunitense Douglas Preston. Più precisamente, trae spunto dalla versione in inglese The Monster of Florence: A True Story, che presenta molte differenze rispetto a quella italiana. Il libro ripercorre il caso dal punto di vista di Spezi, che ha seguito lo sviluppo e le indagini dal 1981, e propone una ipotesi diversa rispetto a quella della magistratura, individuando l'assassino in una persona collegata al gruppo della "pista sarda" (primo filone dell'indagine, che si concluse con il proscioglimento di tutti i sospettati nel 1989). A interpretare Spezi sarà proprio Banderas, che peraltro parla un ottimo italiano. Il regista è il danese Nikolaj Arcel (A Royal Affair), la sceneggiatura è a cura di Arcel e Anders Thomas Jensen.
Il caso del Mostro di Firenze
Fu definito "Mostro di Firenze" il serial killer autore di sette duplici omicidi avvenuti fra il 1974 e il 1985 nella provincia fiorentina, e forse di un altro doppio omicidio commesso nel 1968. Intorno al caso restano ancora molti interrogativi, ma degli assassinii fu accusato Pietro Pacciani, condannato in primo grado all'ergastolo nel 1994 (ma non per il caso del '68) e assolto in secondo grado 15 mesi dopo. La Cassazione ha quindi annullato l'assoluzione disponendo un nuovo processo d'appello che però non si è mai svolto a causa della morte di Pacciani, avvenuta nel 1998 (nel 2019 è emerso come la prova schiacciante contro di lui sarebbe stata manipolata). Sono invece stati condannati in via definitiva, nel 2000, i cosiddetti "compagni di merende" Mario Vanni e Giancarlo Lotti (entrambi poi deceduti).
Chi era Mario Spezi
Morto nel 2016, Mario Spezi ha passato gran parte della sua carriera a occuparsi di questo caso. Nel 2006 venne peraltro arrestato, assieme al collaboratore Luigi Ruocco, su ordine della procura di Perugia con l'accusa di depistaggio, calunnia, concorso in omicidio di Francesco Narducci (medico la cui morte fu collegata all'indagine) e turbativa di servizio pubblico: rimase in prigione per 23 giorni prima che la Corte di cassazione lo scagionasse totalmente. Ha seguito anche altri noti casi di cronaca come l'omicidio di Meredith Kercher.